Al reato si fa riferimento nel decreto di perquisizione ai danni dell'ex presidente della Sezione misure di Prevenzione. Lo strano coinvolgimento del padre del magistrato apre nuovi scenari.

La vicenda trae origine da una verifica fiscale condotta lo scorso anno dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catania nei confronti del Notaio Marco Cannizzo.

I militari stavano controllando il negozio gestito dalla moglie, in via Lincoln.

Sentenza del giudice per l'udienza preliminare. Stralciata la posizione di un quinto indagato che, nonostante risulti affetto da schizofrenia, è stato arrestato tre volte. Il suo nome figurava nell'elenco del blitz antimafia denominato Apocalisse.

In totale sono 5000 articoli. Analoghi interventi sono stati condotti anche nelle zone di Riposto di Caltagirone e di Paternò.

L'operazione ha riguardato Catania e provincia.

La Guardia di Finanza avrebbe accertato responsabilità per bancarotta fraudolenta dei rappresentanti legali pro-tempore delle aziende.

Il titolare, denunciato, aveva occultato l’effettivo profitto realizzato dalla società simulando contabilmente diversi finanziamenti non onerosi conferiti dai soci nei confronti della stessa azienda.

Si tratta di un cittadino spagnolo: la sostanza stupefacente, una volta raggiunto il mercato al dettaglio, avrebbe fruttato un corrispettivo di circa 100 mila euro.

I quattro presunti scafisti sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Operazione del Nucleo di Polizia tributaria della finanza di Palermo. L'assessorato regionale al Territorio e ambiente sarebbe vittima di una maxi truffa da 12 milioni di euro. "A rischio il patrimonio boschivo dell'Isola".

L’intero pescato è stato rinvenuto a bordo di motopescherecci che violavano le norme relative ai piani di ricostituzione di specie ittiche soggette a particolari tutele.

Il tribunale Misure di Prevenzione ha motivato il provvedimento sottolineando, da un lato, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni acquisiti, con investimenti di oltre 200.000 euro l'anno, e, dall’altro, la pericolosità sociale dell'uomo.

Le fiamme gialle hanno appurato l’esistenza di un sistema ben collaudato di false assunzioni che ha riguardato mediamente 200 braccianti per stagione che, pur figurando tra i dipendenti dell’impresa, non hanno mai lavorato neppure per un giorno.