Operazione del Comando provinciale della Guardia di Finanza.

Controlli nelle vie Torremuzza, Vetriera, Alloro e Butera. Chiuso un locale trovato senza autorizzazioni. Sanzioni anche per la mancata tracciabilità dei prodotti.

Il provvedimento del Tribunale di Palermo arriva al termine delle indagini del Nucleo di Polizia tributaria e colpisce Maurizio Lucchese, condannato per la tentata estorsione al noto chef. Passa in amministrazione giudiziaria l'autonoleggio per cerimonia con sede nel salotto buono della città. I beni valgono due milioni e 700 mila euro.

Passano al patrimonio dello Stato i beni del marsalese Antonino Bonafede. Le indagini sono dei finanziari del Nucleo di polizia tributaria di Palermo.

Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria hanno prelevato i fogli di presenza di alcune commissioni.

La Sezione Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di 4 immobili, 3 veicoli, significative quote relative a una società catanese e a una bergamasca, conti correnti, quote di fondi di investimento, dossier titoli, polizze risparmio e crediti. Gli interventi di Addiopizzo e dell'amministrazione comunale.

I militari della Tenenza di Paternò hanno denunciato a piede libero G.P. (di anni 62) per i reati di truffa e falso, richiedendo il sequestro dei beni mobili e immobili di valore equivalente.

L'accusa nei confronti dell'uomo è quella di avere assicurato ai clienti, spesso in grave difficoltà economica, la possibilità di ottenere prestiti e finanziamenti a condizioni vantaggiose.

I soggetti non avevano alcuna forma di contratto né ricevevano i contributi previdenziali e assistenziali. Il titolare della società è stato segnalato alla Direzione Provinciale del Lavoro, all’INAIL e all’INPS. L'operazione è stata svolta dai finanzieri di Riposto.

Le fiamme gialle acesi hanno sequestrato per equivalente 30.000 euro depositati su conti correnti, 1 immobile e quote societarie per un valore di 380 mila euro.

È la titolare di un'azienda di computer e sistemi informatici. Le indagini sono del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.

Italiani emigrati all’estero hanno continuato a percepire indebitamente l’assegno sociale per un importo di oltre 620 mila euro.

L'arresto è stato compiuto dagli stessi uomini delle Fiamme Gialle. L'indagine vede coinvolto un secondo militare.