Salvatore Parolisi è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea. Per i familiari è la fine di un incubo, per la difesa si tratta di una sentenza da impugnare.

TERAMO – I consulenti del pm hanno distrutto le prove e impugneremo la sentenza, afferma il legale di Salvatore Parolisi, condannato ieri all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea. I familiari della vittima hanno applaudito la sentenza del gup di Teramo. All’ex caporalmaggiore, scoppiato in lacrime al suo ritorno in carcere, tolta anche la patria […]

Una lite familiare finita in tragedia. Nel novembre del 2011 Salvatore Benfante, 33 anni, venne ucciso a colpi di baionetta. Per quel delitto saranno processati con il rito abbreviato Umberto Zora, 58 anni (nella foto), il figlio Giancarlo di 26, e il nipote Domenico Lecce, 35 anni.

Il Pm Antonella Pandolfi ha chiesto la convalida del fermo e la custodia in carcere dell'algerino Mohamed Juda, indagato per la rapina alla prostituta colombiana trovata morta la settimana scorsa ad Agrigento.

Un racconto agghiacciante. L'intervento di una vicina di casa ha evitato che Samuele uccidesse anche Lucia, la sorella di Carmela Petrucci assassinata a coltellate.

Gelese di 44 anni ha tentato di uccidere la sua ex fidanzata, e ha gettato un phon mentre lei era nella vasca. Arrestato per tentato omicidio

L'arcivescovo di Palermo nel corso della sua omelia: "Preghiamo anche per Samuele, perchè imbocchi la via del pentimento". Grande folla e commozione nella chiesa di Sant'Ernesto.

Il provvedimento è stato firmato dal gip Maria Pino. Davanti al giudice il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'accusa è di omicidio e tentativo di omicidio aggravati dalla premeditazione. Parla Antonino, il fratello della vittima: "Era una ragazza troppo buona. Mai visto Samuele Caruso".

Si svolgeranno alle 11, presso la parrocchia Sant'Ernesto di via Campolo. Ieri allo stadio Barbera sono comparsi due striscioni che ricordavano la ragazza uccisa venerdì dall'ex fidanzato della sorella.

Una ragazza assassinata per difendere la sorella. Questa è Carmela con la sua vita davanti, una vita fatta di sogni e di speranze. Una famiglia perbene distrutta dalla furia di un ragazzo-mostro. E una scuola sgomenta che, il giorno dopo, prova a raccontarsi ciò che non si può raccontare, mettendosi a nudo e confrontando le fortissime emozioni del giorno dopo.

L'aggressione nell'androne di casa. La morte Carmela Petrucci, 17 anni, che ha difeso la vita di Lucia, ferita gravemente a coltellate, ma che ce la farà. L'assassino reoconfesso, Samuele Caruso arrestato a Bagheria. Il dolore dei famigliari, infine, che accanto alle porte del reparto di chirurgia del cervello chiedono "giustizia".

Un delitto tremendo. Un delitto che strazia e distrugge una famiglia di persone perbene. Il video reportage di Riccardo Lo Verso e Martina Miliani sull'omicidio di via Uditore. (GUARDA IL VIDEO ALL'INTERNO)

Samuele Caruso è l'assassino. Il ragazzo di 23 anni ha confessato il suo crimine. Ha menato dei fendenti contro Lucia Petrucci, uccidendo la sorella.

Pippo Gambino, 43 anni, magazziniere al Conad: "Insieme a un mio collega abbiamo sentito delle urla. Allora ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo. Le abbiamo trovate nell'androne"

I compagni di scuola raccontano la vita tranquilla di due ragazze legatissime: "Erano inseparabili. Lucia, da qualche tempo, riceveva sms anonimi". Lunedì, una fiaccolata.