Il generale Mario Mori presenta il suo libro. E non risparmia critiche feroci.

Un 52enne palermitano è finito in manette dopo la denuncia dell'ex compagna. Per anni si era finto uno "007". Dopo la fine della relazione con la donna aveva anche installato sul suo cellulare un programma "spia". Poi le minacce, gli appostamenti e i pedinamenti. Fino all'arresto.

Allarme attentato. Una nota dei Servizi segreti mette in guardia il presidente che guida la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Uno "scambio di favori" fra clan gelesi e palermitani. A rischio ci sarebbe anche un altro magistrato. Potenziate le misure di sicurezza.

Al centro dell'incontro ci sarebbe stato l'ultimo allarme attentato al pm Nino Di Matteo e la sicurezza del palazzo di giustizia e dei magistrati più esposti.

L'imprenditore reagì ai boss che erano andati a chiedergli il pizzo. E il clan di Bagheria lo aveva condannato a morte. A raccontare il restroscena è stato Sergio Flamia, collaboratore di giustizia che ha voltato le spalle al clan mafioso in provincia di Palermo.

Vecchie storie. Vecchie foto. E molto materiale sotto la lente degli inquirenti.

Mario Mauceri avrebbe avuto una conversazione con un'utenza intestata ad un organo istituzionale. I difensori di Antonio Fichera, su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio per l'omicidio commesso nel 2009 ad Agnone Bagni, hanno chiesto ulteriori accertamenti. Richiesta rigettata dal Gip.

Prende il posto di Adriano Santini, il cui mandato era scaduto a fine febbraio scorso.

Il presidente Crocetta: "L'ex Idv De Gregorio ha raccontato che la Cia avrebbe fatto cadere il governo Prodi perché questo si oppose al radar americano. Se è davvero così, figuriamoci se certi poteri si fermeranno di fronte a un governatore..."

Il rinvio a giudizio ha aperto un nuovo capitolo sul tema della presunta "trattativa" fra Stato e mafia. Ma ci sarebbero altri fronti da scoprire, con altri indagati. Ed entrano in scena i Servizi.

Matteo Messina Denaro è sempre il punto di riferimento delle cosche mafiose. Ma le pressioni sono tante, gli investigatori lo braccano. E la sua latitanza è sempre più difficile.

Una minaccia anarco-insurrezionalista estesa e multiforme potrebbe tradursi in "attentati spettacolari" nel nostro paese: l'allarme lo lanciano i Servizi segreti italiani. A rischio tutti quegli ambienti che fanno parte della "società del benessere"

La crisi economica è ritenuta dal movimento antagonista una “favorevole opportunità” per “radicalizzare il disagio sociale”, ma la congiuntura appare anche “destinata ad accrescere i margini di infiltrazione criminale nel tessuto produttivo e imprenditoriale”. Lo dicono i Servizi nella Relazione al Parlamento. Nella relazione si sottolinea che “la crisi di liquidità ha offerto margini ulteriori […]

La crisi economica è ritenuta dal movimento antagonista una “favorevole opportunità” per “radicalizzare il disagio sociale”, ma la congiuntura appare anche “destinata ad accrescere i margini di infiltrazione criminale nel tessuto produttivo e imprenditoriale”. Lo dicono i Servizi nella Relazione al Parlamento. Nella relazione si sottolinea che “la crisi di liquidità ha offerto margini ulteriori […]

Un servizio segreto parallelo in cui convergevano 007 americani e italiani, denominato ‘Anello’, dietro al quale ci sarebbe stato il sette volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti, emergerebbe nell’ indagine della Procura di Palermo sulla morte del bandito Giuliano. Il re di Montelepre, secondo una tesi investigativa, sarebbe stato fatto fuggire dall’Italia e sarebbe ancora […]