I sigilli sono stati messi dagli ispettori ambientale della polizia municipale etnea stamattina. Ad essere sequestrata è stata un'altra particella della vasta area a verde della collina a ovest di Catania, situata in contrada Telegrafo vecchio. Qui, i vigili urbani, guidati dal comandante Pietro Belfiore e dal vice comandante Stefano Sorbino, hanno trovato una vera e propria discaria a cielo aperto, colma di rifiuti, copertoni e materiale di risulta. Le indagini sono ancora in corso per capire l'esatto numero delle particelle, come da richiesta della Sidra, proprietaria del terreno situato poco più a monte e sequestrato due gioni fa dalla Forestale, per presenza di amianto.

Le reazioni dei palermitani al provvedimento della magistratura.

Nei locali del noto circolo sportivo di Mondello si sarebbe svolta una serata danzante, ma il titolare è risultato sprovvisto dei documenti che accertano l'agibilità. Stamattina la polizia ha così apposto i sigilli. Stesso provvedimento per un'area dello "Sporting Village" di Bonagia.

Grande stupore tra i consueti clienti della boutique del centro città che, da un paio di giorni, si trova chiusa per motivi ancora d'accertare. Sulla porta d'ingresso si trovano soltanto i timbri del Tribunale di Palermo.

Parlano residenti e commercianti di via Emilia, dove questa mattina sono stati posti i sigilli al centro massaggi al civico 45 C ritenuto luogo di sfruttamento della prostituzione. “Era ora, lo sapevamo tutti”.

I lavori di messa in sicurezza riprenderanno subito dopo la notifica del provvedimento, quasi sicuramente lunedì stesso.

"Piazza Rivoluzione è la nostra casa. E' qui che la sera prima della riapertura speriamo di incontrarci con i cittadini che vogliono veder rivivere questa zona, destinata altrimenti all'incuria". A dirlo è il titolare dello Zammù, uno dei locali chiusi dalla polizia municipale: "Noi trattati come delinquenti".

L'operazione delle Fiamme gialle ha portato alla chiusura di una pescheria, un negozio di ortofrutta, l’attività di due ambulanti e di un bar ubicato in un importante centro commerciale del capoluogo ibleo.

L’area utilizzata per costruire l’immobile è un porticato condominiale ad uso pubblico, facente parte di un corpo di fabbrica del lotto A, di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari.

Il noto locale del centro città è stato riconsegnato al proprietario stamattina. I sigilli erano stati apposti martedì in seguito all'organizzazione di una festa da ballo senza alcuna autorizzazione, ma l'evento è stato considerato occasionale.

Sulle porte d'ingresso di due filiali palermitane della banca senese è spuntato il classico nastro bianco e rosso. Affissi anche dei volantini con scritto "Banca di Ladri dal 1472'' e "l'Imu truffa agli italiani" con il logo dell'istituto. La Fiba Cisl: "Strumentalizzazioni inquietanti".

Attimi di tensione questa mattina in via Bagolino: alcuni sfollati a cui è stato rifiutato l'albergo hanno sfondato la porta della loro casa, ancora sotto sequestro perché a rischio crollo.

Scattano i sigilli per l'ultima edificazione del gruppo Virlinzi proprio alle spalle del tribunale di Catania. Due piani di un edificio monumentale, rifinito con pietra bianca intagliata ad angolo tra via Ruggero Settimo e via Pisa, stavano per essere completamente “demoliti e ricostruiti”.

Scattano i sigilli per l'ultima edificazione del gruppo Virlinzi proprio alle spalle del tribunale di Catania. Due piani di un edificio monumentale, rifinito con pietra bianca intagliata ad angolo tra via Ruggero Settimo e via Pisa, stavano per essere completamente “demoliti e ricostruiti”.