Accorpamento degli Iacp (Istituti autonomi case popolari) e dell’Istituto per l’incremento ittico in un unico organismo. Chiusura dell’Esa. Accorpamento dei due “Ciapi” e sforbiciate a indennità, auto blu, retribuzioni varie.
Questi gli ingredienti principali di una manovra che, però, è ancora sotto i bisturi del governo regionale. La giunta di ieri sera, infatti, non è riuscita a scrivere la parola “fine” sui lavori al documento, che tornerà nuovamente tra le mani dell’esecutivo domani, per la nuova riunione.
La manovra annunciata due settimane fa dall’assessore all’economia Gaetano Armao proverà a dare una risposta ai tagli previsti per la Sicilia dalla manovra nazionale. E, nello stesso tempo, recepirà alcuni dei provvedimenti del governo centrale sui cosiddetti “costi della politica”: prelievo del 5 per cento dalle pensioni sopra i 90 mila euro e del 10 per cento per quelle che superano i 150 mila euro. Riduzione del 10 per cento degli stipendi superiori a 150 mila euro dei dipendenti di Regione e partecipate. Previsti anche tagli ai “gettoni di presenza” di consiglieri comunali e provinciali. Previsti anche dei tetti alle consulenze e una riduzione dei trasferimenti all’Ars (il 5-10% sugli attuali 160 milioni).
La manovra è “pesante”: 2,5 miliardi in tre anni. Da tirare fuori dal complesso documento presentato ieri sera da Armao e che, fino a notte inoltrata, era ancora sottoposto a interventi di “taglia e cuci”. Gli interventi, infatti, sono molti, complessi e spesso riguardano più assessorati.
Ma il tempo stringe. La giunta di domani, infatti, dovrà consentire l’accelerazione finale e il passaggio della manovra prima in Commissione bilancio, quindi in Aula, dove dovrà essere approvata prima della pausa estiva. Anche se non tutti, all’interno dell’esecutivo, sembrano molto ottimisti sulla tempistica. Proprio in quest’ottica, però, il presidente Lombardo ha fissato per oggi un incontro con i capigruppo della maggioranza all’Ars. L’assessore Armao, invece, dovrebbe volare a Roma per la conferenza Stato-Regioni con l’obiettivo di acquisire nuovi elementi rispetto ai fondi Fas con i quali la Regione potrebbe coprire le rate del mutuo della sanità per circa 600 milioni di euro e dare fiato così alle casse regionali.
Ma nella seduta di ieri la giunta ha affrontato anche altre questioni. A cominciare dai problemi del settore della pesca, per il quale l’esecutivoha dichiarato lo stato di crisi e ha annunciato la richiesta di interventi urgenti e mirati al governo nazionale. La giunta, poi, ha espresso parere negativo rigettando, di fatto, il progetto per la realizzazione del parco eolico di Buseto Palizzolo. Infine e’ stata data l’autorizzazione ai vertici commissariali del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) a procedere alle spese necessarie ed indifferibili per la manutenzione e la salvaguardia del patrimonio stradale ad esso affidato.