PALERMO – Le indagini su Edmondo Edy Tamajo vanno avanti. Ci vogliono altri sei mesi prima che i finanzieri del Gruppo Palermo completino gli accertamenti delegati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Laura Siani che ha preso il posto di Fabiola Furnari che andrà a lavorare a Caltanissetta.
Il deputato regionale di Sicilia Futura è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale assieme a Cristian e Nicolina D’Alia, Giuseppe Montesano e Giuseppe Habib Bouhaouel.
Sono le 20:42 del 20 ottobre scorso. La Procura tiene sotto controllo alcuni telefoni per una storia di contrabbando e traffici illeciti che parte da Brancaccio e arriva fino a Ballarò. A parlare sono Nicolina e Cristian D’Alia: “Gliel’ho detto io a Tommaso, a sua moglie, hanno detto: ‘Noi glielo diamo il voto problemi non ne abbiamo’”; “Gli ho detto vedete che siamo pagati… ‘ah va bene, meglio’”; “Aspetta, ma loro votano a Villabate”; “Essendo che è regionale lo possono fare”; “Ti devi fare lasciare tu le tessere elettorali”, “Basta che loro ti lasciano le tessere elettorali tanto si devono prendere il codice che poi loro verificano se hanno votato veramente la persona quella che è”; “Può passare una settimana e poi gli danno i 25 euro”; “Basta che non si sparge la voce perché sono cose sempre comprate, hai capito”; “Loro già sono quattro”; “E sono già cento euro”.
Da parte sua il deputato regionale, il più votato a Palermo alle ultime elezioni regionali, si è sempre detto sereno per la correttezza del suo operato. Non conosce i nomi dei galoppini che avrebbero fatto votare per lui promettendo 25 euro in cambio di ogni singola preferenza. Attraverso i suoi legali, gli avvocati Giovanni Castronovo e Nino Caleca, ha fatto sapere nei mesi scorsi che la sua estraneità verrà fuori.