AGRIGENTO – Il Gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, come chiesto dai Pm Ignazio Fonzo, Alessandro Macaluso e Salvatore Vella, ha archiviato l’inchiesta su presunte tangenti per i piani costruttivi ad Agrigento. Ai sette indagati si contestavano l’associazione a delinquere, il falso, la corruzione e la turbativa d’asta. Si tratta dell’ex sindaco Marco Zambuto, del suocero Angelo La Russa (ex deputato nazionale della Democrazia Cristiana), dei funzionari del Comune di Agrigento, Domenico Sinaguglia e Gaetano Greco e degli imprenditori Salvatore Li Causi, Paolo Vattano e Giuseppe Pullara. Gli ex consiglieri comunali Giuseppe Di Rosa e Michele Mallia, nel 2015, avevano descritto un quadro di intrecci corruttivi fra imprenditori, funzionari e amministratori del Comune di Agrigento. Immediatamente scattarono sequestri e intercettazioni. Dopo due anni non è stato trovato alcun riscontro ed è stato tutto archiviato.
“Il rispetto che ho nei confronti della giustizia, mi ha fatto stare in silenzio, anche in questa circostanza, per più di due anni. Ed in silenzio ho dovuto sopportare calunnie e diffamazioni rispetto ad una vicenda che riguardava fatti di quando io non ero neanche sindaco della città di Agrigento. Oggi l’archiviazione da parte della Procura della Repubblica. Archiviazione che rappresenta, con nitidezza, come su di me ci siano state solo chiacchiere”, ha detto Zambuto. “Ho sempre amministrato solo e soltanto nell’interesse della città – aggiunge Zambuto da Verona dove si è trasferito per fare l’insegnante – perché al di là dell’aspetto politico ho sempre tenuto al rapporto autentico con una città che ho amato e da cui sono stato ricambiato abbondantemente”. (ANSA)