Tanti rimpasti, tanti disastri | Ma Giusto Catania è sempre lì - Live Sicilia

Tanti rimpasti, tanti disastri | Ma Giusto Catania è sempre lì

Giusto Catania e Leoluca Orlando

Dopo la batosta Ztl vacilla la poltrona dell'assessore. Ma il suo "sacrificio" potrebbe non bastare a Orlando.

Comune di Palermo
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PALERMO – Nel day after del Comune di Palermo rimane più di un’incognita sul futuro. Dopo la mazzata della sospensiva del Tar sulla Ztl della discordia, Leoluca Orlando ha accennato a non meglio precisate “determinazioni” da assumere una volta effettuate “delle verifiche interne”.

Parole che potrebbero anche essere lette come il preludio del sacrificio di qualche testa. Al momento l’assessore al ramo Giusto Catania, in trincea per il sindaco nella lunga battaglia sulla Zona a traffico limitato, rimane al suo posto. Orlando fin qui s’è tenuto stretto il suo assessore, che ha resistito ai vari rimpasti di questi anni. Fin qui, l’assessore alla mobilità ha rappresentato per il sindaco anche un ammortizzatore per critiche, invettive e polemiche. Che non sono mancate in questi anni a Palermo, dove la famosa piaga del “ciaffico” di benigniana memoria rappresenta sempre una spina nel fianco per chi è chiamato a governare la città.

Sul fronte della mobilità fin qui l’amministrazione Orlando si era mossa tra successi  e pasticci. Ma il disastro della Ztl ha una portata tale da far pendere la bilancia in negativo. Da assessore al traffico, Giusto Catania si insediò proprio quando stava per partire la fallimentare esperienza della pedonalizzazione della Favorita. Un caos che si protrasse per qualche giorno fino alla marcia indietro del Comune. Seguirono poi, prima ancora dell’entusiasmo per la partenza del tram, le battaglie vinte, come quelle sulle pedonalizzazioni, alcune legate al percorso arabo-normanno riconosciuto patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Ma anche sulle pedonalizzazioni, in diversi casi, non mancarono polemiche e proteste, con Catania prezioso parafulmine per il primo cittadino.

E adesso? Il colpo inferto dal Tar si è fatto sentire. Anche se i giudici amministrativi hanno ordinato solo una sospensiva, dalle motivazioni è parsa affiorare una bocciatura tout court per il discusso provvedimento. Manca solo un anno alle elezioni e Orlando, che è pronto ancora una volta a giocarsele da solo contro tutti, sa bene che il grande pasticcio dei pass rischia di fargliele perdere. E non è affatto detto che l’eventuale “sacrificio” dell’assessore al ramo come capro espiatorio possa essere sufficiente per raddrizzare la barca.


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