Cronaca

Tari 2020, il piano di Orlando| Azzerarla alle imprese in regola

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01 Agosto 2020, 05:46

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PALERMO – Azzerare la Tari del 2020 a quasi 25 mila aziende, coprendo il buco di bilancio con i soldi stanziati dallo Stato, ma solo a quelle che hanno sempre pagato: è questo l’obiettivo che si è prefissato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha creato una task-force col compito di far quadrare i conti e presentare una proposta al consiglio comunale in tempi brevi. La pandemia ha infatti messo in ginocchio le imprese che, oltre al lockdown, ora scontano una lenta ripresa e il tracollo del turismo: una situazione allarmante anche per le casse di Palazzo delle Aquile, che potrebbero restare a secco vista la difficoltà di pagare le tasse in un momento come questo.

Una situazione comune a molte città italiane, ma in cui Palermo sembra essere più penalizzata di altre: non solo per un tasso di evasione che già in tempi normali supera il 30%, ma anche per i costi del servizio rifiuti che, a causa della chiusura di Bellolampo, lievitano a dismisura. Il pericolo, in poche parole, è che il Comune si ritrovi con un ammanco di cassa a fronte di fatture sempre più salate. Per questo il sindaco Orlando, che al momento ha anche la delega al Bilancio (l’assessore di Italia Viva, dopo le dimissioni di D’Agostino, non è stato ancora nominato), ha creato un gruppo di lavoro coordinato dal Ragioniere generale per capire come spendere i soldi in arrivo da Roma per aiutare gli enti locali.

In base all’accordo Regione- autonomie locali, a Palermo dovrebbero toccare 27 milioni di euro che serviranno proprio a compensare la riduzione degli incassi di Tari, Imu, Tosap o Ici o dai servizi a domanda individuale (asili nido, mensa scolastica, impianti sportivi, servizi cimiteriali, utilizzo o fruizione di spazi culturali). Il gruppo di lavoro dovrà fornire i dati su cui costruire la proposta che la giunta sottoporrà al consiglio comunale per modificare il regolamento sui tributi.

 “Il comune di Palermo, come tutti i comuni, sta subendo un colpo durissimo alle proprie entrate fiscali e alla agibilità di cassa a seguito delle, per altro giustissime, scelte di sospendere la riscossione. Fino ad oggi non eravamo certi di cosa e per quali importi avremmo potuto dare agevolazioni alle imprese e alle famiglie, ma ora che le somme nazionali e regionali cominciano a delinearsi possiamo avviare in concreto il lavoro per stabilire di quanto sia possibile ridurre le tasse, se non addirittura azzerarle del tutto per il 2020 per le categorie non domestiche più colpite, andando anche ben oltre le richieste che sono venute da alcune associazioni di categoria”.

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Le ipotesi di riduzione della Tari al momento sono diverse: su 124 milioni di gettito all’anno, le utenze non domestiche dovrebbero pagarne 45 ma azzerare la tassa per tutte le aziende costerebbe quasi 20 milioni in più di quelli messi a disposizione da Roma. Oltre al fatto che non tutte hanno subito le stesse conseguenze dal lockdown, come banche e centri commerciali. A conti fatti, quindi, le imprese da aiutare sarebbero quasi 24.800, con un costo di circa 20 milioni di euro, ma ad accedere all’agevolazione sarebbero solo le imprese che hanno sempre pagato la Tari o che, pur essendo morosi, concordino un piano di rientro del debito.

 “Il Comune, così come lo Stato e la Regione, intende dare il massimo sostegno alle categorie produttive colpite dalla crisi, ma certamente non potrà usare lo stesso metro per coloro che hanno sempre pagato le imposte e coloro che, ponendosi in condizioni di mercato sleali e avvantaggiate, non le hanno pagate – spiega Orlando – Cionondimeno a tutti sarà data la possibilità di uscire da una condizione di difficoltà attuale e d’irregolarità per il passato, in nuovo spirito di collaborazione fra i privati e l’Amministrazione comunale”.

“Gli interventi di sostegno – afferma il sindaco – in base alla disponibilità complessiva di fondi compensativi dello Stato e della Regione potranno essere ulteriormente estesi. Oltre alla riduzione o esenzione totale per quanto riguarda le imposte, stiamo infatti studiando la possibilità d’intervenire anche sul fronte dei servizi a domanda individuale di più largo utilizzo: non escludiamo che nelle prossime settimane possa maturare la possibilità che si giunga a delle riduzioni o delle gratuità di accesso a servizi come l’impiantistica sportiva o gli asili o le mense scolastiche. Stiamo dunque pensando a un pacchetto d’interventi rivolto a tutti, alle imprese, alle associazioni, agli enti privati e alle famiglie per contribuire ulteriormente in modo concreto e tangibile alla ripresa economica e sociale della nostra comunità”.

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01 Agosto 2020, 05:46

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