PALERMO – L’ultimo nome è arrivato questa mattina, contenuto nella lettera che il ministro Alessandro Giuli ha scritto al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ed è quello del docente universitario Daniele Anselmo. Sarà lui a far parte del nuovo Consiglio di indirizzo della fondazione Teatro Massimo che si insedierà fra qualche giorno.
Un passaggio formale, prima dell’indicazione a Roma per il ruolo di sovrintendente: pratica che ormai viene considerata quasi una formalità, visto che la strada che porta alla conferma dell’uscente Marco Betta parrebbe tutta in discesa, ma le vicende di questi mesi hanno insegnato che nulla può essere dato per scontato.
La strategia di Lagalla
Betta sembrava blindato già ad agosto dopo l’accordo tra Lagalla e il governatore Renato Schifani, in rappresentanza dei due soci pubblici del Teatro, ma a mettersi di traverso fu l’avvicendamento al dicastero tra Gennaro Sangiuliano e Giuli, con la suggestione contemporanea del nome calato dall’alto. Eventualità contro cui ha fatto muro il sindaco che su questa partita si è giocato il tutto per tutto.
Adesso la nomina
Passaggi studiati e riservati per non compromettere un percorso che ora è alle battute finali: Lagalla convocherà il Consiglio che si riunirà per la prima volta, ufficialmente, dopo cinque giorni.
A quel punto, eletto il vicepresidente, si procederà all’individuazione del sovrintendente, all’esito di una valutazione da compiere su almeno tre profili qualificati con competenze musicali e gestionali. Il prescelto sarà poi proposto al ministero a cui toccherà la nomina formale.
Accordo su Betta
A meno di clamorosi e inaspettati colpi di scena, la strada verso un Betta-bis sembrerebbe tracciata. E del resto la nomina ministeriale di Anselmo pare andare in questa direzione: avvocato, docente universitario, viene considerato vicino a Fratelli d’Italia sebbene in passato sia stato gradito anche al centrosinistra.
Nel consiglio di amministrazione della società siciliana di Storia patria e presidente della fondazione Salvare Palermo, Anselmo è considerato un tecnico, il cui profilo non si concilierebbe con eventuali intenti bellicosi da parte del dicastero. Tanto che dalle parti di Palazzo delle Aquile si considera la partita ormai chiusa, così come anche nel resto della maggioranza.
Lagalla: “Benvenuto e buon lavoro”
“Ricevuta la ratifica della nomina, da parte del Ministero della Cultura, del componente del Consiglio d’indirizzo del Teatro Massimo, il docente e avvocato Daniele Anselmo, al quale rivolgo il mio benvenuto e l’augurio di buon lavoro, ho incontrato oggi il Collegio dei revisori della Fondazione del Teatro Massimo per delineare i passaggi delle prossime sedute, volte, nel rispetto dei tempi di convocazione, ad insediare ufficialmente il Consiglio di indirizzo e a definire le procedure di designazione del nuovo sovrintendente”, ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Oltre al professore Anselmo, erano stati già nominati come nuovi componenti del nuovo Consiglio di indirizzo del Massimo l’avvocato Federico Ferina, il giornalista e direttore dell’agenzia di stampa Italpress Gaspare Borsellino e l’imprenditrice Marcella Cannariato. L’incontro di oggi è stato l’occasione per fare il punto della situazione sui lavori portati avanti negli ultimi due mesi, con l’auspicio di proseguire nei successi che negli ultimi due anni ha fatto registrare il Teatro Massimo, grazie al fondamentale apporto di tutte le maestranze e di tutti i lavoratori”.