Tentano la rapina e gli danno fuoco| Clochard aggredito in centro - Live Sicilia

Tentano la rapina e gli danno fuoco| Clochard aggredito in centro

Ha il volto sfigurato, le mani bruciate. Probabilmente ha perso la vista da un occhio. Vito, senzatetto che vive nella zona di piazzale Ungheria, è stato vittima di un tentativo di rapina e poi di un gesto atroce: i suoi aggressori gli hanno versato della benzina sul volto, poi hanno acceso un fiammifero.

Palermo, piazzale Ungheria
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PALERMO – Gli si sono avvicinati ed hanno tentato di impossessarsi dei pochi spiccioli che aveva in tasca. L’hanno spintonato, lui ha fatto resistenza, cercando di difendere i pochi euro che rappresentavano la sua sopravvivenza.

Una reazione alla quale i suoi aggressori hanno risposto gettandogli in faccia del liquido infiammabile. Era contenuto in una bottiglietta. Poi, con freddezza, hanno acceso un fiammifero. Patrizia Oddo, volontaria dell’associazione “Gli angeli della notte”, che si occupa dell’assistenza dei meno fortunati in diverse zone del capoluogo, è ancora sotto choc mentre racconta l’ultimo incontro con Vittorio, detto “Vito”. E’ un cinquantenne che ha perso tutto, dal lavoro alla famiglia. E adesso anche il suo volto, reduce di un gesto barbaro scoperto dai volontari soltanto due notti fa.

“Vito è stato preso di mira durante lo scorso fine settimana – racconta Oddo -. Dorme con altri due clochard sotto i portici di piazzale Ungheria, sono stati loro a dirci cosa è successo, le uniche due persone con cui si è confidato. Non vuole parlare di quello che è accaduto e non ha fatto denuncia. Sappiamo soltanto che è riuscito a recarsi in un ospedale cittadino per farsi medicare, ma non ci ha detto se qualcuno l’ha accompagnato. Quando due sere fa mi sono recata sul posto per offrire loro cibo e coperte – prosegue – non l’avevo riconosciuto. Il volto è sfigurato, temo abbia perso la vista da un occhio. Anche le mani sono bruciate e parla a stento”.

E’ stata soltanto la sua voce a renderlo riconoscibile: “Se non avesse parlato non mi sarei resa conto che era lui. Adesso è più scoraggiato che mai e noi volontari non vogliamo che ciò che gli è successo passi inosservato. Si tratta di un gesto atroce, meschino, che colpisce un uomo già disperato”.

Vito è un ex lavoratore edile che ha pagato amaramente le conseguenze della crisi finanziaria. E’ separato e non vede i suoi figli da tempo. In base a quello di cui sono a conoscenza i volontari, alcuni anni fa, quando si è ritrovato per strada dopo aver perso anche la casa, ha affittato una camera in centro. Ma i soldi hanno cominciato a scarseggiare e il marciapiede è diventata la sua dimora.

“Siamo sconvolti – dice Giuseppe Li Vigni, presidente de “Gli angeli della notte”, ancora una volta un senzatetto finisce nel mirino di gente senza pietà. E’ una spirale vergognosa e vigliacca di violenza nei confronti di chi non può difendersi, per questo è necessario che intervengano enti, istituzioni ed autorità, ancora in silenzio di fronte ad un accanimento disumano. Se consideriamo che si tratta del secondo episodio in poche settimane, possiamo considerare la situazione più che preoccupante”.

Li Vigni si riferisce all’aggressione nei confronti di Salvo, il clochard di origini Tamil ricoperto di ducotone da una banda di giovani che lo preso di mira nei pressi di piazza Scaffa. “Atti gravissimi – conclude – che tolgono definitivamente la dignità a coloro che l’hanno già avuta strappata dalla mancanza di un lavoro. Chiediamo a chi ha visto qualcosa o notato qualcuno avvicinarsi ai clochard di piazzale Ungheria di contattarci: vogliamo che i colpevoli di questa aggressione siano rintracciati”.


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