PALERMO – “Il bando per la reindustrializzazione dell’ex area Fiat siciliana è scaduto alla fine di febbraio e, al momento, non si registra ancora niente di fatto. Così il progetto che tiene assieme tecnologie d’avanguardia e recupero di posti di lavoro rischia di fallire ancor prima di nascere”. Lo dice in una nota la cordata Smart City Group e Sciara Holding ltd, che punta sulla seconda chance per la cittadella dell’auto, ridotta all’abbandono dopo il ritiro della Fiat nel 2011. La cordata è pronta a investire oltre 140 milioni di euro per gli investimenti del primo anno (circa 115 per il ripristino dell’area e per le materie prime, quelli restanti fra bonifiche e stipendi) e 1.120 posti di lavoro, comprese le riassunzioni dei cassintegrati.
Sciara Holding sottolinea di aver implementato e rafforzato il progetto originario “Sud” integrandolo con nuove aziende e settori tra cui la produzione di droni, satelliti, intelligenza artificiale, batterie al sale, wallbox per la ricarica di droni, veicoli elettrici, sensori e altro. “Ma questo progetto è appeso a un filo: il peso della burocrazia e dei suoi ritardi può affossare le speranze di far ripartire l’occupazione in quest’angolo di Sicilia. Sono passati quasi cinque anni dalla nomina della terna commissariale da parte dell’allora Ministro per il Sud Provenzano, ma nessuna decisione è stata ancora presa, nonostante due manifestazioni di interesse pubblicate sulla stampa nel 2020 e 2021, una gara aperta nel 2023, riaperta e seguita da varie proroghe. Ora il bando per la reindustrializzazione del sito è scaduto il 28 febbraio, ma ancora una volta nulla si è mosso”, conclude Fabio Bertolotti Ceo di Sciara Holding.