Acireale – Buone notizie per il patrimonio culturale della provincia etnea. Il progetto strategico turistico “La terra dei giganti” è stato selezionato insieme ad altri 19 progetti di valorizzazione culturale presentati da Comuni e aggregazioni di Comuni del Sud, che verranno finanziati con risorse europee pari a 5,6 milioni di euro provenienti dal Piano di azione e coesione del ministero dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo – “Il bando – come si legge in una nota del Mibact – “ha portato a una competizione virtuosa tra molte realtà, che hanno aggregato intorno alle proposte progettuali le migliori energie del territorio. Si prevede pertanto la pubblicazione di un nuovo avviso entro il primo semestre 2017 a valere sulle risorse del PAC 2014-2020 al quale potranno accedere anche i soggetti le cui proposte non sono state selezionate”.
E’ proprio da un protocollo d’intesa, tra i comuni di Acireale, Zafferana, Santa Venerina, Aci Catena, Valverde, San Gregorio, Aci S. Antonio, Milo, Aci Castello e Aci Bonaccorsi, che nasce il progetto del “Terre dei giganti” che mira ad interventi di recupero, conservazione, fruizione e valorizzazione, anche a fini turistici, del Polo di rilevanza culturale Valle dell’Aci.
La progettazione che sarà finanziata per 300 mila euro, prevede: lo studio e la ricerca delle antiche connessioni all’area archeologica Valle di Aci e l’individuazione di una road map dele destinazioni culturali di maggior appeal del territorio; il recupero e la valorizzazione degli antichi sentieri: la via dei mulini; la via del mercante e del pellegrino; i percorsi dall’acqua al fuoco; la progettazione di piattaforme conoscitive ed informative, sistemi informativi integrati, soluzioni e allestimenti TIC di supporto e di accompagnamento alla visita dell’area e degli attrattori insistenti con punti di connessione free wi-fi; la pianificazione di azioni di sostegno allo sviluppo di attività culturali ed economiche e un piano di comunicazione integrato, con lo scopo principale di riuscire a a cui si intende rispondere agli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, e di sostenere i processi di sviluppo del turismo delle industrie culturali e creative, che potranno permettere nuovi modelli di business e creare nuova occupazione, con un miglioramento complessivo nella qualità della vita.
“La prospettiva – dice il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo – è di mettere a sistema i beni culturali presenti nell’area, rafforzando domanda e offerta degli attrattori di rilevanza strategica, promuovere sinergie per favorire l’incremento di attività economiche connesse alla dotazione culturale, il recupero e la valorizzare degli antichi sentieri che dall’area archeologica della Valle dell’Aci si dipartivano verso il mare e l’Etna, cosicché, attraverso un percorso dolce di accessibilità fisica e virtuale dei principali attrattori culturali e naturalistici del territorio, si arrivi alla riscoperta del vissuto e dell’identità dei luoghi. Gli interventi ricadranno nei territori comunali di pertinenza, ma saranno integrati a quelli previsti dalla Sovrintendenza. Ora più che mai – conclude – ogni progetto di un singolo Comune deve avere un filo conduttore unico, il mare e l’Etna, patrimoni che possono farci fare un salto di qualità in termini turistici. Basta fare sinergia e lavorare tutti ad un unico obiettivo, la valorizzazione del nostro territorio, del nostro patrimonio ai fini di uno sviluppo anche economico che apre anche nuove importanti prospettive lavorative. Ringrazio i nove sindaci partner del progetto per aver creduto nel progetto, la Sovrintendenza e l’Associazione Ingegneri Architetti Acesi, per l’importante contributo tecnico”.
Soddisfatto anche il sindaco di Santa Venerina, Salvo Greco: “Abbiamo partecipato al progetto “La terra dei Giganti” anzitutto con la convinzione che quel raggruppamento di comuni stava attuando la giusta strategia di creare un modello di sviluppo turistico intorno ad un “attrattore” già esistente “le terme di Santa Venera al pozzo” risultata infatti premiata dal bando. La sfida era difficile perché le risorse disponibili lasciavano prevedere la copertura di meno di 20 progetti in tutto il meridione d’Italia, ma il lavoro coordinato dal Comune di Acireale, con il supporto dell’associazione Ingegneri Architetti Acesi e dei tecnici dei tecnici dei Comuni interessati ha dato il risultato sperato. Il risultato positivo apre a un nuovo impegno, giacché con l’aiuto finanziario ottenuto i Comuni dovranno nella seconda fase avviare le progettazioni sui diversi interventi previsti nel territorio. Santa Venerina è interessata da due siti da integrare alla forza attrattiva delle terme venerine: l’Eremo Bizantino di Santo Stefano a Dagala del Re e il Parco Oasi di Cosentini, un tratto dell’antico bosco di Aci sopravvissuto all’antropizzazione conseguente alla svolta vitivinicola del territorio ionico etneo nei secoli XVII e successivi. Il bando ministeriale “costringeva” a fare ragionamenti territoriali, di rete. I Comuni partecipanti hanno dimostrato di volere intraprendere questo modello: ora siamo impegnati a dimostrare che ne siamo all’altezza”.