ROMA – Governo e scienziati lavorano al piano per far ripartire in totale sicurezza la scuola. Per gli alunni di scuole elementari e medie si pensa di far fare un tampone salivare da ripetere ogni 15 giorni su un campione di classi.
“L’obiettivo è gravare il meno possibile sulle famiglie e allo stesso tempo garantire un monitoraggio efficace, uniforme su tutto il territorio nazionale, per controllare la circolazione del virus“. A dirlo è Anna Teresa Palamara, responsabile del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, in un’intervista al “Corriere della sera”.
“Il piano è in fase di limatura per arrivare ad una definizione condivisa. Speriamo si possa attivare gradualmente fin dall’avvio dell’attività didattica e di renderlo pienamente operativo in autunno-inverno, quando i virus respiratori, come il Sars-CoV-2, raggiungono la massima diffusione – ha continuato -. I genitori non possono sostenere l’incombenza di stare in fila per i tamponi. Stiamo lavorando insieme alle Regioni perché la raccolta della saliva possa avvenire a casa, con semplici dispositivi per il campionamento e le provette vengano raccolte in centri sul territorio da dove verranno inviate ai laboratori di riferimento. È stato scelto il metodo di campionamento salivare proprio perché il prelievo naso-faringeo, oltre che più invasivo, sarebbe stato più complesso“.
“Vogliamo assicurare alla scuola la continuità didattica in presenza anche per gli alunni che, per età, tra 5 e 12 anni, non hanno accesso a vaccini pediatrici, non ancora disponibili“.