PALERMO – Non solo acquisti per il nuovo Palermo del post-Dybala. L’addio dell’argentino ha permesso ai rosa di inserire nuovi elementi in attacco e non solo, anche grazie alla formula con cui si è trasferito alla Juventus, che prevede due contropartite. Una sarà il centrale difensivo Goldaniga, l’altra invece è ancora da individuare. I rosa, approfittando anche dell’abbondanza del ruolo in casa Juve, vorrebbero trattare per un portiere: difficile la pista Leali, più probabile un affondo su Brignoli (attualmente in prestito alla Ternana), sul quale c’è però da registrare l’interesse di altre squadre della massima serie. Decisamente più defilata la posizione di Fiorillo, altro estremo difensore proveniente dal club juventino.
Questo per quanto riguarda il fronte entrate. Per le uscite, invece, dopo la cessione di Dybala ne seguiranno altre, dettate non da esigenze di bilancio, bensì dalla volontà di sfoltire un organico che si è mostrato fin troppo coperto in certi reparti. Giocatori che non rientrano nei piani di Iachini ed elementi che potrebbero andare a trovare maggiore spazio altrove, tutti messi nella lista dei possibili partenti e in attesa di sviluppi nelle prossime settimane. Lo stesso Zamparini, ben prima della conclusione del campionato, non aveva escluso la possibilità di incontrarsi con alcuni dei giocatori che non faranno parte del nuovo progetto per trovare un accordo sulla rescissione, in modo da non gravare sulle casse societarie.
Il Palermo 2015/16 avrà un tetto ingaggi autoimposto di seicentomila euro a giocatore. Un paletto che il presidente Zamparini ritiene necessario per poter mettere su un organico competitivo senza però rischiare di aggravare il proprio bilancio. Solo Sorrentino (il cui contratto è in essere dal 2013, ndr) e Vazquez verranno tenuti fuori da questo parametro, mentre per il resto della squadra si cercherà di restare quanto più possibile al di sotto di questa soglia. La situazione attuale, con l’addio di Barreto a parametro zero, rende comunque “sopportabile” il peso dell’intera massa salariale, non essendoci nessun giocatore al di sopra della soglia massima, al di là dei due precedentemente citati.
Tutti nei limiti, dunque, ma bisogna anche fare delle scelte. Perché se quel tetto massimo viene raggiunto da giocatori che non hanno il posto da titolare, allora potrebbe trasformarsi in un peso piuttosto oneroso per il club. Può essere il caso di Claudio Terzi, che già la scorsa estate era stato messo in discussione dalla società, salvo poi trovare il veto di Iachini. Il suo futuro potrebbe essere in Serie B, con lo Spezia alla finestra. Situazione simile per Francesco Della Rocca, elemento che Iachini inserirà quasi certamente nella lista dei cedibili. Sul centrocampista sono in atto sondaggi anche da squadre della massima serie, ma è ancora presto per parlare di interessamenti.
Infine, il tasto dolente in materia di sfoltimento: gli investimenti che non hanno reso. Non rientra in questa categoria il paraguaiano Ortiz, giunto in prestito dal Cerro Porteño e destinato a prendere il volo di ritorno in direzione Sudamerica senza neanche un minuto giocato in Serie A. Diversa la situazione per Joao Silva e Makeniok, per i quali si oscilla tra la proposta di rescissione e opportunità di mercato all’estero. È l’attaccante danese quello con maggiori probabilità di attirare interessamenti da parte di altre squadre, sebbene l’ingaggio non aiuti a trovargli una sistemazione in terra scandinava, dove ancora gode di buon mercato.
