"Ti scippamu a testa"| Minacce al pentito Viola

“Ti scippamu a testa”| Minacce al pentito Viola

Il Tribunale ha condannato Sebastiano Mazzei (nella foto) e Gaetano Pellegrino.

CATANIA – Prima avrebbero tentato di farlo ritrattare promettendo il suo mantenimento e poi gli avrebbero detto che se fosse tornato a Catania gli avrebbero “scippato la testa” (staccato la testa, ndr).  Il collaboratore di giustizia Salvatore Viola a maggio del 2013 sarebbe stato destinatario di una serie di minacce da parte di Nuccio Mazzei, il capo dei Carcagnusi, e di Gaetano Pellegrino, detto “U Funciutu” finiti sotto processo. I due – secondo la ricostruzione dell’accusa rappresentata dal pm Rocco Liguori – avrebbero fatto arrivare i “messaggi” a Viola attraverso i suoi genitori. Il collaboratore è ex soldato dei Santapaola ed è entrato nel programma nel 2012.

La seconda sezione del Tribunale di Catania, collegio composto dalla presidente Ignazia Barbarino e i giudici Roberto Camilleri e Anna Scirè, ha condannato Mazzei (difeso dall’avvocato Francesco Antille) e Pellegrino (difeso dall’avvocato Giuseppe Rapisarda) a quattro mesi di reclusione. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.

Non è l’unico processo che vede imputati insieme Gaetano Pellegrino (fratello di Riccardo, consigliere citato nella relazione dell’Antimafia regionale sulle parentele che scottano) e Nuccio Mazzei (figlio dell’uomo d’onore e detenuto al 41 bis Santo). I due sono alla sbarra nel procedimento penale scaturito dalla maxi inchiesta della Dia Ippocampo che ha svelato il sistema di attività illecite messo in campo dal clan dei Carcagnusi.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI