Milazzo, logo
MILAZZO (ME) – Acque sempre più agitate a Milazzo. Il ritorno dei Lo Monaco, infatti, se da un lato ha messo la parola fine alla breve parentesi Peditto, dall’altro deve fare i conti con il malumore della piazza, con cui l’attuale proprietà non si era lasciata affatto bene nel luglio scorso. Specialmente con i gruppi organizzati il feeling non era mai nato, a tal punto che adesso la parte più calda del tifo milazzese avrebbe manifestato l’intenzione di chiedere al sodalizio tornato alla guida del club di consegnare il pacchetto azionario nelle mani del sindaco.
Questa presa di posizione sembra dare ulteriore forza alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore di un possibile disinteresse all’acquisizione del Milazzo da parte della cordata romana rappresentata dall’imprenditore catanese Nino Villardita. A questo punto i Lo Monaco potrebbero ritrovarsi nella singolare situazione di avere interessi all’interno di ben tre realtà del panorama calcistico regionale: il Palermo in A, il Milazzo in Seconda Divisione e l’Acr Messina in serie D.
Il bailamme societario che avvolge il club rossoblu, rischia di far passare in secondo piano l’impegno di campionato in programma domenica a Bellaria. Nessuna certezza sulla formazione che andrà in campo per affrontare la compagine biancazzurra: stando a quanto trapelato nelle ultime ore, dovrebbe essere la prima squadra a partire alla volta della Romagna tuttavia non è chiaro con quali uomini. A quanto sembra, infatti, nella giornata di ieri la società avrebbe dato inizio ad una maxi operazione di ridimensionamento del parco giocatori, sino alla scorsa settimana composto da 42 elementi, da concludere in brevissimo tempo. Già in 10 avrebbero lasciato: top secret, al momento, i nomi dei calciatori non più sotto contratto.
