TRAPANI – La tensione della partita con lo Spezia l’ha stemperata nel suo amato timballo di triglia. Con Serse Cosmi, fino a notte fonda, una ventina di amici perugini “tutti innamorati di Trapani”, giura Vito Basciano, proprietario de ‘Al solito posto’, la trattoria a pochi metri dalla sede del Trapani diventata ormai punto di riferimento per la comitiva granata. Poi, per dolce, i ‘fichi a bocca aperta’: “Il mister ne va matto”. All’ingresso un angolo in cui le magliette del Trapani Calcio si mischiano alla seconda passione della città, le canottiere della Pallacanestro Trapani. Anche oggi, con la mattinata libera concessa da Cosmi, qualche giocatore granata si intravede tra i tavoli. “Vanno tutti matti per il pesce di Trapani – spiega Basciano -, anche Ettore Morace (il figlio del ‘comandante’, il presidentissimo Vittorio, ndr) e il direttore Faggiano”.
Stesso orgoglio a 15 chilometri di distanza, nella sede del ‘Club Guarrato’, nelle campagne tra Trapani e Marsala. “Siamo il club più antico in città”,spiega il presidente Giovanni Burgarella. Qui la storia del Trapani scorre tra le foto in bianco e nero e quelle a colori. Ci sono anche due trofei vinti dai granata ai tempio della prima promozione nel Campionato nazionale dilettanti e nell’allora serie C2. “Appartengono all’era di Andrea Bulgarella – spiega Leo Pizzardi, giovane che gestisce la pagina facebook del gruppo -. L’allora presidente li regalò al club Guarrato”. Burgarella, quasi omonimo dello storico presidente che per primo sfiorò la promozione in B con il Trapani di Ignazio Arcoleo e Marco Materazzi, giura: “Non importa se la nostra avversaria in finale sarà il Pescara o il Novara, in ogni caso io sarò lì a seguire il Trapani. Bulgarella? Ci sentiamo ogni settimana, si tiene sempre informato sul Trapani. E’ rimasto sentimentalmente legato al club”.