A due giorni dalla cerimonia di inizio delle Olimpiadi, Tokyo aggiorna il record di infezioni giornaliere da Covid, con 1.832 casi, che rappresenta il massimo da metà gennaio. Nella capitale e nelle tre prefetture circostanti è attualmente in vigore il ‘quasi’ stato di emergenza, con durata fino al 22 agosto, oltre il programma ufficiale dei Giochi.
Intanto il Cio ha dato l’ok agli allenamenti per gli atleti che hanno avuto “contatti stretti” con persone positive, ma non per tutti, mentre salgono i casi di contagi ai Giochi, fuori e dentro il villaggio. Il comitato olimpico internazionale ha chiarito che i 21 atleti che hanno incrociato i positivi nella nazionale di calcio sudafricana potranno continuare a prepararsi, usando mezzi dedicati per spostarsi e allenandosi a parte.
L’obiettivo del Cio è “isolare queste persone e consentire loro di proseguire la preparazione alle gare”. Per questo motivo “creeremo le condizioni perché possano possano fare il minimo necessario per prepararsi”, ha spiegato Pierre Ducrey, vicedirettore Cio dei Giochi.
Sottoposti a screening ogni giorno mediante test nasofaringei, invitati a mangiare in camera e trasportati “con mezzi dedicati”, gli atleti devono “allenarsi separatamente” ma non sono costretti al completo isolamento, secondo gli organizzatori. I contatti stretti sono monitorati da un un gruppo di esperti indipendenti, che tiene conto del loro stato di vaccinazione, monitora i loro test e decide quando possono tornare con il resto della squadra. Nessuna misura invece può essere presa, al momento, per i 6 britannici della squadra di atletica più due dirigenti, messi in isolamento all’arrivo a Tokyo dalle autorità sanitarie giapponesi.