TRAPANI – Un percorso esaltante, poi tortuoso, a tratti persino maledetto, seppur col lieto fine di una salvezza giunta con un turno di anticipo. Il Trapani vive il suo momento di gloria, al termine di una stagione in cui si è dapprima ritrovato a sognare l’empireo della massima serie, salvo poi addirittura rischiare di precipitare nei meandri di una zona retrocessione che, a onor del vero, non è mai riuscita a intrappolare tra le proprie grinfie i granata, neanche dopo il beffardo epilogo della trasferta di Crotone, terminata con una sconfitta rocambolesca ai più apparsa come l’inizio della fine del sogno a occhi aperti intrapreso nelle oramai lontane periferie del calcio locale.
A quel punto la società si è trovata al cospetto di un bivio: continuare con Boscaglia, in ricordo e in virtù delle epiche imprese collezionate nel corso di sei anni a ritmi forsennati, oppure porre fine in modo dignitoso a una pagina di calcio misto a passione e sentimento, per tentare di rimettere in carreggiata una squadra sul punto di perdere la trebisonda. Ed ecco giungere Serse Cosmi, che al di là di curriculum e pedigree si è dimostrato tecnico preparato e intelligente, con scelte ponderate e mosse azzeccate nelle proprie corde. Aveva poco più di due mesi per portare il Trapani, in un modo o nell’altro, sulla placida sponda dei 50 punti: missione compiuta, con sagacia e caparbietà.
Adesso qualche ora per godersi l’impresa, per riflettere, per orientare i pensieri verso il futuro. L’ambiente preme affinché questo legame dimostratosi virtuoso possa essere rafforzato dal rinnovo di un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. L’intento della società, tra sussurri e spifferi sfuggiti al controllo di un dialogo comunque avviato e che potrebbe portare a una risposta in tempi celeri, sarebbe quello di dare seguito ai tre mesi di una luna di miele che ha regalato emozioni e risultati: 16 punti in 11 match per una media playoff di quasi un punto e mezzo a gara. Non male, per una squadra che nella prima parte del girone di ritorno viaggiava assai più lenta persino delle ultime della classe.
Cosmi sta facendo le proprie valutazioni, in attesa di sedersi intorno a un tavolo con il direttore sportivo Faggiano e il presidente Morace ed è probabile che si arrivi a una conclusione positiva della vicenda. Senza per questo mettere in secondo piano l’ultimo impegno della stagione, soltanto apparentemente ininfluente, al “Provinciale” contro la Pro Vercelli. L’obiettivo di Pagliarulo e compagni è quello di chiudere con un successo, in modo da agguantare l’undicesimo posto che rappresenterebbe il massimo traguardo raggiunto in 110 anni di storia dal club di via Orlandini. Una ghiotta opportunità per rendere la festa in programma venerdì sera nell’impianto ericino ancora più esaltante, in attesa di scorgere i primi angoli di un’altra stagione tra i cadetti.
