TRAPANI – Grinta e caparbietà per acciuffare al più presto la salvezza. Con questo spirito il Trapani si appresta ad affrontare le ultime sei partite di un campionato che ha visto i granata tra i protagonisti principali nella prima parte, con tanto di presenza stabile nelle primissime posizioni e la prospettiva di affrontare i playoff e dare la caccia alla promozione, prima di un calo fisiologico causato quasi certamente da questioni fisiche, e probabilmente da un deterioramento di rapporti interni, come dimostrano la fine del rapporto con il tecnico Boscaglia e gli ultimi episodi che hanno visto come protagonista proprio uno degli uomini di fiducia del mister gelese, Giovanni Abate. Ma visto che c’è da far parlare ancora il campo, e c’è da far rotolare ancora il pallone per altri sei appuntamenti, è più corretto concentrarsi su ciò che avviene durante i 90 e più minuti di ogni singola partita.
Guardando con attenzione la sfida di sabato contro il Bari, è sembrato di vedere un Trapani ancora sotto shock dopo il pessimo secondo tempo del derby di Catania. Una squadra molle, incapace di riproporre quelle trame di gioco che avevano consentito a Curiale e compagni di racimolare otto punti pesantissimi nelle quattro gare che hanno preceduto quella del “Massimino”. Un po’ di coraggio in più si è visto, da parte degli uomini di Serse Cosmi, al rientro delle squadre dagli spogliatoi, ma la topica colossale di Martinelli, che ha regalato l’improvviso vantaggio al Bari con Caputo, sembrava dare il via ad un’altra puntata del “festival del rimpianto”, che negli ultimi mesi ha avuto nello spogliatoio trapanese il suo habitat naturale. Invece ci ha pensato Scozzarella a togliere le castagne dal fuoco e a regalare al Trapani un altro punto importante nella corsa verso la permanenza in cadetteria.
Il 25 aprile si torna in campo, e per il Trapani c’è l’ostacolo chiamato Spezia da scavalcare per poter allungare ulteriormente sul plotoncino che attualmente occupa le ultime cinque posizioni della graduatoria. I granata hanno quattro punti di vantaggio sul terzultimo posto, che vale la retrocessione diretta, e due su Entella e Pro Vercelli che attualmente sarebbero le due candidate a giocare i playout. Sul terreno di gioco del “Picco” non ci sarà spazio per due pilastri della formazione di mister Cosmi: Cristian Terlizzi è stato operato al tallone d’Achille e starà fuori per un po’, mentre Simone Basso ha riportato, proprio nella trasferta di Catania, una lesione distrattiva di secondo grado a carico del muscolo vasto intermedio della coscia destra. Rienterà, dopo aver scontato il turno di squalifica, Maurizio Ciaramitaro, il quale riprenderà dunque in mano le redini del gioco e dovrà sostituire Antonino Barillà, fermato dal Giudice Sportivo per una giornata dopo l’ammonizione ricevuta sotto diffida ddurante il match contro il Bari: molto probabilmente, al fianco del palermitano e di Scozzarella, giocherà ancora il giovane Zampa.
