TRAPANI – Corsa a tre, al momento, alle elezioni amministrative di Trapani. Il quadro politico nell’estrema punta della Sicilia, però, potrebbe mutare dal momento che, sia a destra che a sinistra, l’elenco dei pretendenti a Palazzo D’Alì potrebbe aumentare.
Tranchida ci riprova
Confermata, e per certi versi scontata, la ricandidatura di Giacomo Tranchida, l’uomo che cinque anni fa interruppe lo strapotere del centrodestra che a Trapani durava da quasi venti anni. Tranchida, uomo del Partito democratico ma di fatto battitore libero, non è riuscito però a mettere d’accordo tutte le anime Dem e non è escluso che da qui a breve spunti fuori una candidatura interna: un nome che potrebbe mettere insieme gli scontenti dei cinque anni dell’attuale sindaco.
M5s in mezzo al guado
Una candidatura outsider che potrebbe essere quella di Francesca Trapani, consigliera uscente che in questi anni ha fatto apertamente opposizione a Tranchida. nell’universo pentastellato, però, le caselle sono ancora da sistemare e non è escluso un interventi dei piani alti romani a dirimere la questione. Il M5s, quindi, è ancora in mezzo al guado.
Anna Garuccio in campo
In campo anche Anna Garuccio, anima dell’associazione ‘La mia Trapani’. Anche Garuccio è consigliera comunale uscente (gruppo Progetto Trapani 2023) e si inserisce in un’area moderata di centrodestra che nella città falcata ha sempre avuto presa. Di certo una grana in più per lo schieramento che, a partire da Fratelli d’Italia, punta a ritornare a Palazzo D’Alì.
Nel centrodestra spunta la carta Miceli
Nel centrodestra, infatti, è spuntata la candidatura di Maurizio Miceli (FdI). “A seguito di un confronto avuto con gli esponenti di movimenti civici e politici quali Movimento per le autonomie, Stop, Amo Trapani, Noi con l’Italia e Fratelli d’Italia che hanno ribadito il loro sostegno alla mia candidatura per la carica di sindaco di Trapani e ai quali va dunque il mio più sentito ringraziamento – ha affermato in una nota – ho sciolto qualsiasi riserva decidendo di sposare un progetto politico che possa realmente rilanciare una città ad oggi abbandonata a se stessa”. Restano fuori dalla comitiva, al momento, la Dc di Totò Cuffaro e la Lega, partiti con i quali Miceli sta provando il dialogo nel tentativo di ricompattare la coalizione.