TRAPANI – Il neo sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, replica alle dichiarazioni del segretario provinciale del pd Domenico Venuti.” Nelle elezioni amministrative del 2018 abbiamo proposto solo liste civiche, inclusive della società civile trapanese, alimentando la partecipazione attiva nella politica cittadina di tanti giovani, donne e professionisti. Brillante (e l’attuale suo dante causa Venuti) non batté ciglio, anzi ebbe a essere protagonista con la lista civica Demos e poi partecipando direttamente al governo cittadino in ruoli diversi e anche personalmente fino a due mesi fa – ricorda Tranchida -. Nel 2018 la lista Trapani Tua faceva parte della coalizione come oggi, garantendo sostegno protagonista all’azione di governo. La falsa ricostruzione politica in salsa leghista da queste parti fa solo ridere”.
Sul tavolo c’è la questione dell’assenza di simboli di partito, e quindi anche di quello del Pd, dalla scehda elettorale accanto al nome di Tranchida. Una imposizione che non era andata giù a Venuti, che ieri ha voluto rispondere a Tranchida rispetto alle origini del suo successo elettorale (“Era in compagnia della lega”). “Questa la storia e i fatti – ancora Tranchida -. Maldestramente si vuole invece nascondere la verità: l’alleato strategico e dunque la gamba della destra a queste elezioni comunali è stato invece il Pd provinciale di Venuti, sponsor della candidatura Brillante e di fatto ‘padrino’ di Miceli”.
“Il risultato è sotto gli occhi di tutti: sonoramente bocciati! Intanto dai trapanesi, compreso l’elettorato del Pd – conclude Tranchida -. Venuti può anche intentare un altro ricorso politico ma il giudizio degli elettori del PD trapanese l’ha bocciato ancora una volta. Tragga finalmente le conseguenze, il Pd ne guadagnerà anche in termini di coerenza e credibilità. Ribadisco, da sempre sono a servizio della mia gente, notoriamente ho le mie idee politiche, ma non ho mai avuto padroni ne padrini compresa certa “casta” di dirigenti del Pd”.