TRAPANI – Prudenza e speranza. Parole che appartengono al percorso di un Trapani intenzionato a non fermarsi sul più bello. Le emozioni sono tante e forti in queste ore: il terzo posto a un tiro di schioppo, una salvezza acquisita che riempie d’orgoglio il club e di rimando anche la tifoseria, il ritorno di Roberto Boscaglia al “Provinciale” un anno dopo l’esonero che chiuse una parentesi straordinaria, sancendo contestualmente l’inizio di un’altra che sta andando oltre le più rosee aspettative. Serse Cosmi innamorato di Trapani, Trapani innamorato di Serse Cosmi. Le macchiette di crozziana memoria alle spalle, adesso tanto lavoro e un feeling straordinario con una città e un gruppo forgiato a immagine e somiglianza del proprio allenatore: voglia di combattere, di non lasciare nulla di intentato, di vincere anche contro le avversità.
Si poteva pensare che i sogni di gloria dipinti di granata potessero finire in un cassetto dopo il pari beffa contro il Cagliari. Grande prestazione vanificata da dubbi episodi arbitrali, prima della rete del 2-2 in pieno recupero. Una mazzata. O meglio, una carica a molle che ha generato i successi contro Vicenza, Livorno e Spezia. Avversari di caratura diversa, stesso Trapani. Una squadra che sta bene fisicamente e sotto il profilo mentale, conscia di non avere alcun tipo di obbligo da assolvere ma allo stesso tempo non disposta a cedere al cospetto di nessuno. Niente asticelle, tabelle di marcia, punti di approdo. Un day by day per dimostrare che sorprese si può nascere (vedi Crotone) ma si può anche diventare, a patto di non montarsi la testa. In realtà, proprio umiltà e consapevolezza dei propri limiti sono qualità che non difettano a Pagliarulo e compagni.
Un Trapani che sogna e fa sognare. Alle falde del monte Erice si guarda lontano come mai fatto prima, provando a strappare un biglietto che permette di salire a bordo del treno che porta ai playoff. Non un obbligo né una necessità, ma con la forza dei nervi distesi si può andare lontano. Cinquanta punti in 33 partite e 11 match a disposizione per coronare un sogno. Dopodiché, sarà quel che deve essere. Niente segreti ma un’identità precisa. Ora il match col Brescia, scontro diretto tra amarcord e ambizioni da protagonisti. E una pesante sconfitta rimediata all’andata da cancellare. È tempo di affidarsi al campo, adesso anche il pubblico è chiamato a fare la propria parte. Tanti significati concentrati in appena novanta minuti: il “Provinciale” dovrà essere una bolgia.