Il dono dopo la tragedia: trapiantato il cuore a Padova - Live Sicilia

Il dono dopo la tragedia: trapiantato il cuore a Padova

Quanto accaduto alla Scuola Cavour era già accaduto quattro anni fa a Catania. Lo ricorda Salvo Pogliese in un post su Facebook.
LA DODICENNE SCOMPARSA
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CATANIA – Il dono della vita. Il sì dei genitori della dodicenne scomparsa alla donazione degli organi, dopo un fatale arresto cardiaco a scuola, ha dato speranza ad altri piccoli pazienti. Una bimba – da tempo in lista d’attesa – riceve il cuore. Il delicato trapianto è in questo momento in corso a Padova. Sempre nella città veneta sarà impiantato anche un rene. Il fegato e l’altro rene saranno trapiantati all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Le equipe mediche venete e laziali hanno partecipato al prelievo eseguito al Garibaldi centro di Catania. Le cornee saranno prelevate oggi pomeriggio.

Pochi minuti fa Salvo Pogliese, sindaco (sospeso) di Catania, ha scritto un messaggio. In cui è emerso anche il nome del piccolo angelo andato via troppo presto. “Sono molto addolorato, come ritengo lo siano tutti, per la scomparsa di Bianca – scrive – la studentessa dodicenne dell’Istituto Comprensivo Cavour di Catania che ci ha lasciati ieri, dopo un malore improvviso a scuola. Succede ancora troppo spesso, da sempre, senza che in ogni caso se ne arrivi a comprendere la causa”.

Pogliese ripercorre i momenti dolorosi che giovedì mattina si sono succeduti all’Istituto Cavour, così come ha raccontato la preside a LiveSicilia. Il malore, l’intervento del defibrillatore, la corsa in ospedale. “Non è bastato l’immediato intervento dei docenti, l’utilizzo del defibrillatore presente a scuola, l’intervento velocissimo dei mezzi di soccorso e la staffetta delle auto della Polizia di Stato, che hanno consentito l’arrivo celere in ospedale”, scrive Pogliese.
Purtroppo Catania ha già vissuto una tragedia simile quattro anni fa. “Il destino ha scelto per Bianca, come accadde nel 2018 a Raffaele, giovane studente del Principe Umberto”, aggiunge il politico su Facebook.

“Possiamo solo pregare, se credenti, per lei e per la sua famiglia, capace di un gesto enorme, che consentirà alla piccola di continuare a vivere attraverso la donazione dei suoi organi. I bambini non dovrebbero mai andar via prima degli adulti. Mai”, conclude Pogliese.

La morte cerebrale della piccola catanese è stata dichiarata ieri pomeriggio dalla commissione medica dell’ospedale del capoluogo etneo dopo le ore di ‘osservazione’ previste dalla legge. I danni provocati dall’ipossia per la mancanza di ossigeno al cervello dopo un arresto del sistema cardiocircolatorio le avevano indotto un coma irreversibile. Quando i medici hanno comunicato la tragica notizia, mamma e papà hanno detto sì alla donazione degli organi. Un gesto che ha creato un’onda di speranza. Un battito d’ali. Di vita.


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