Una storia di sangue e di orrore che tenterà di diventare una storia di giustizia. Ha avuto inizio davanti al Tribunale per i minorenni di Catania il processo con il rito abbreviato ai tre minorenni, tra i 14 ed i 17 anni accusati dell’omicidio di Lorena Cultraro, la ragazza di 14 anni, scomparsa da casa il 30 aprile scorso, il cui cadavere fu ritrovato il 13 maggio in una cisterna nelle campagne di Contrada Giummarra di Niscemi (Caltanissetta).
I tre minorenni imputati, D. D., G. G. ed A. A., che hanno ammesso di avere commesso il delitto, devono rispondere di omicidio premeditato ed occultamento di cadavere. Sono assistiti dagli avvocati Carmelo Ragusa e Francesco Spataro.
La ragazza fu picchiata e poi strangolata con il cavo di un’antenna della tv. Nella confessione resa agli inquirenti, i tre minorenni raccontarono di avere trascinato la vittima in un casolare vicino alla cisterna, di avere avuto rapporti sessuali con lei e di averla assassinata, in preda al terrore, dopo che lei disse di essere incinta di uno di loro, fatto che non era vero. Al processo non sono presenti i genitori della vittima, Giuseppe Cultraro, vigile del fuoco volontario e imbianchino, e Livia Cicci, casalinga.