PALERMO – L’incarico è di prestigio e la corsa è aperta. Sottotraccia le correnti della magistratura sono già fibrillazione per la nomina del presidente del Tribunale di Palermo. Si deve scegliere il successore di Leonardo Guarnotta che dopo una lunga e prestigiosa carriera è andato in pensione.
In lizza ci sono diciotto candidati. Sulla scelta peserà indirettamente la nomina di Franco Lo Voi a capo della Procura palermitana. Lo Voi è di Magistratura indipendente e questo fa presupporre che sarà un rappresentante dei moderati di Unità per la Costituzione a succedere a Guarnotta. A completare il puzzle dovrebbe arrivare la nomina di un esponente di Area, alla presidenza della Corte d’appello lasciata vacante da Vincenzo Oliveri il 10 novembre scorso. Anche lui è andato in pensione.
I favoriti, in base all’ordine della graduatoria provvisoria stilata dal Csm, dovrebbero essere Sergio Nicastro, consigliere di Corte d’appello a Caltanissetta, Cesare Vincenti, presidente dei Gip e oggi “vicario” del Tribunale dopo il saluto di Guarnotta, e Salvatore Di Vitale, presidente della Corte d’appello che sta processando il generale dei carabinieri Mario Mori.
Indiscrezioni vorrebbero che sul nome di Di Vitale al Consiglio superiore della magistratura potrebbero convergere le preferenze di Area, la corrente di sinistra che unisce Verdi e Magistratura democratica. Sponsor dell’operazione un grande leader di Md, il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato. Scarpinato rappresenta l’accusa del processo Mori che si celebra proprio davanti al collegio presieduto da Di Vitale.
A seguire nella graduatoria ci sono Angela Tardio, consigliere della Corte di Cassazione; Daniele Marraffa, presidente della seconda sezione della Corte d’appello; il presidente aggiunto dell’ufficio Gip, Gioacchino Scaduto. Ed ancora Fabio Marino, Gioacchino Natoli, Tommaso Virga, Bruno Finocchiaro, Andrea Genna, Raimondo Loforti, Piero Falcone, Giacomo Montalbano, Matteo Frasca e Alfredo Montalto. In corsa c’è pure Maria Patrizia Spina, presidente della quarta sezione della Corte d’appello.
