PALERMO – “Il corso di laurea di Tomaselli è passato al vaglio del Senato Accademico così come di altri organismi dell’Ateneo, evidentemente non hanno dato sufficiente rilievo al fatto che non avesse gli sbocchi occupazionali promessi”. Lo ha spiegato l’ex rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla, deponendo questa mattina al processo per truffa aggravata al professore Franco Tomaselli, ex presidente del corso di laurea che avrebbe dovuto sfornare “architetti conservatori”.
Gli studenti che lo hanno denunciato (assistiti dall’avvocato Michele Calantropo) erano convinti di poter accedere all’albo degli architetti dopo la laurea, così come era scritto nella “Guida dello studente”, ma al termine del corso scoprirono la truffa. Gli studenti hanno raccontato che si accorsero del raggiro troppo tardi, quando chiesero all’Ordine degli architetti di iscriversi all’albo. Non erano infatti abilitati alla progettazione e alla direzione dei lavori. “L’università – ha proseguito Lagalla – non poteva riparare al problema”. Secondo l’accusa, la non veritiera indicazione contenuta nel regolamento didattico di ateneo, trasposta anche nella guida dello studente della facoltà di architettura, ha indotto in errore svariati studenti.