TERMINI IMERESE (PA) – Sarebbero riusciti a far ottenere dei finanziamenti attraverso alcune banche falsificando buste paga e altri documenti. Sono tre gli indagati dalla polizia postale in un’indagine coordinata dalla procura di Termini Imerese.
L’inchiesta avrebbe svelato una truffa da 100 mila euro organizzata da un gruppo di palermitani grazie all’utilizzo di cedolini, codici fiscali e partite iva di alcuni ignari datori di lavoro e persone.
Gli investigatori del centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale-Sicilia occidentale hanno analizzato una trentina di pratiche di finanziamento ritenute sospette grazie alle quali i richiedenti sarebbero riusciti a ottenere somme comprese tra gli 8 mila e i 20 mila euro. Hanno avuto una parte attiva alcuni dipendenti delle Poste che questa mattina hanno avuto perquisite le abitazioni dagli agenti per cercare la documentazione utilizzata per istruire le pratiche.
È stato verificato come in realtà i documenti riguardassero altre persone, anche dipendenti pubblici o forze dell’ordine, e venivano falsificati con la sostituzione del nominativo con quello di chi in realtà stava chiedendo il finanziamento. L’indagine non è conclusa e sono ancora diversi gli elementi al vaglio degli inquirenti che cercheranno di fare luce su numerosi prestiti e sui richiedenti che volontariamente e consapevolmente si sarebbero rivolti agli organizzatori della truffa finanziaria.