“Uccidi gli italiani” era la frase usata dai paracadutisti inglesi nel corso dell’operazione Husky che segnò l’inizio, nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1943, dell’assalto alla Fortezza Europa. Nei primi anni del dopoguerra fu propagandata l’immagine di un’occupazione pacifica della Sicilia, quasi una marcia trionfale degli alleati visti dalla gente come dei liberatori.
Le cose, in realtà, andarono diversamente. A raccontare quei mesi ci sono le pagine scritte da Andrea Augello, a cominciare dalla battaglia di Gela: l’accanita e determinata resistenza dei reparti italiani impegnati contro le forze da sbarco statunitensi, le incertezze e gli errori dei tedeschi, la violenza, spesso cieca e brutale, delle truppe del generale Patton. Un affresco non abbastanza conosciuto di quella lontana estate che determinò la crisi del fascismo e pose le premesse per l’armistizio dell’8 settembre.