TRAPANI – I funerali di padre Michele Di Stefano si terranno venerdì alle 9,30 nella Chiesa del Crocifisso a Calatafimi-Segesta, sua città natale. Nel pomeriggio è stata eseguita l’autopsia sul corpo del prete ucciso forse a colpi di bastone. E’ stato infatti ritrovato, nel suo letto, con il cranio fracassato. E’ prevista per domani la camera ardente nella Chiesa di Fulgatore. Sempre nel pomeriggio, a poca distanza dalla parrocchia di Ummari, dove viveva da oltre tre anni il prete, le comunità delle due frazioni – Ummari e Fulgatore – si sono riunite per pregare. Un gruppo di ragazzi con le chitarre ha intonato un salmo cantato. Alcuni di loro hanno imparato a suonare la chitarra grazie a padre Di Stefano che aveva trovato un maestro disponibile a dare lezioni di musica. Le musiche intonate erano quelle che piacevano all’anziano prete.
E’ intanto intervenuta la Diocesi di Trapani: “Vorremmo ricordare don Michele per quello che gli è stato. Un uomo ed un sacerdote ricco di relazioni ed interessi, vicino alla gente, che ha rinunciato anche a tante comodità per restare vicino al suo popolo, scegliendo di vivere in canonica”. La Chiesa trapanese ha poi polemizzato con una parte della stampa che ha collegato l’omicidio di padre Di Stefano alle vicende che hanno interessato la Curia, l’ex vescovo Francesco Miccichè e don Ninni Treppiedi. Storie che hanno portato all’avvicendamento di monsignor Miccichè e all’arrivo a Trapani dell’amministratore Apostolico Alessandro Plotti. Ma la Diocesi taglia netto: “Dietrologie e collegamenti, tra l’altro, smentiti dalle evidenze e che nulla hanno a che fare con il fatto in sé”. Il presidente del Consiglio comunale Peppe Bianco ha inviato un telegramma a monsignor Plotti per esprimere il dolore ed il cordoglio dell’intera assemblea.