Un’aula a Lettere, una piazza a Licodia Eubea, e anche una data nel calendario: tutto in ricordo di Stefania Noce, la studentessa universitaria uccisa un anno fa, lo scorso 27 dicembre, dal suo ex-fidanzato.
Oggi, giorno dell’anniversario della sua uccisione, sono due le cerimonie dedicate alla ragazza: una a Licodia Eubea, il suo paese che le intitolerà una piazzetta, ed una a Catania organizzata dal comitato Senonoraquando.
L’iniziativa catanese sarà una performance artistica: “Sarà un’azione partecipativa – spiegano le arriviste di SNOQ – un frase ripetuta come un mantra accompagnerà semplici movimenti ripetitivi”. Le organizzatrici aggiungono che “Come donne, come femministe, come cittadine vogliamo creare un momento di grande mobilitazione civile anche a Catania per scardinare il silenzio che circonda ogni omicidio. Grazie alla collaborazione e all’inventiva dell’associazione Adif, vogliamo scuotere la città. Ci sarà una “performance” dalle 10:00 in piazza Università per ricordare Stefania Noce e tutte le donne vittime di Femminicidio. Facciamo appello alla società civile, ai singoli e alle associazioni affinché il 27 dicembre diventi per la nostre città un vero momento di denuncia e di commemorazione delle vittime di Femminicidio”.
Sempre per oggi a Catania è attesa l’intitolazione ufficiale dell’aula A2 di Lettere, all’ex monastero dei Benedettini: a chiederlo è stato il Movimento Studentesco Catanese, che aveva suggerito anche la laurea honoris causa.
A Licodia Eubea la cerimonia “Stefania vive con noi” inizia alle 18:00: una fiaccolata partirà dalla casa di Stefania – in via Cairoli dove si è consumato il terribile omicidio – attraverserà il paese e si fermerà davanti al Municipio dove il sindaco Giovanni Verga e l’assessore alle politiche sociali Giovanna Guarnaccia presenteranno la convenzione antiviolenza “No More” a cui ha aderito il Comune. Il corteo continuerà fino alla zona della Badia, nel pieno centro storico, dove sarà svelata la targa commemorativa dedicata a Stefania e le sarà dedicata la piazza: lo slargo, ampio 130 mq, è stato risistemato dal Comune grazie all’opera di sponsor privati e all’azione dei volontari dell’associazione SEN, anche questa dedicata alla giovane (l’acronimo, infatti, sta per Stefania Erminia Noce). Un ricordo anche per suo nonno Paolo Miano, che morì nel tentativo di difenderla.