Un ritiro per trovare serenità | Rosa a Verona con due dubbi

di

01 Aprile 2016, 08:30

3 min di lettura

PALERMO – In ritiro prima di scendere in campo al Bentegodi. Un déjà-vu a due facce, quella benaugurante dell’ultima vittoria ottenuta in trasferta e quella decisamente più brutta, che riporta alla mente l’inizio del caos con la lite tra Sorrentino e Ballardini e conseguente allontanamento del tecnico ravennate. Di screzi tra giocatori e Novellino, ad oggi, non c’è il benché minimo sentore, fortunatamente. Anzi, Novellino sta cercando di compattare un gruppo che nonostante le continue avversità è riuscito a restare unito e a remare verso lo stesso obiettivo, mettendosi a completa disposizione del settimo allenatore giunto sulla rovente panchina rosanero. E Novellino, dal canto suo, ha sempre professato un cauto ottimismo, dando serenità ad una squadra fin troppo scombussolata dagli eventi.

La scelta di partire in ritiro con due giorni d’anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia è dovuta anche a questo. C’è la volontà di allontanare la squadra da un ambiente che non può infondere tranquillità, comprensibilmente terrorizzato dal terzultimo posto in cui è piombato il Palermo dopo l’ultimo turno di campionato. Una zona retrocessione da cui tirarsi fuori il prima possibile, senza fare calcoli e senza sintonizzarsi alla radio per seguire in diretta i risultati di Carpi e Frosinone. Anche perché otto partite non sono molte e le chance per fare risultato in trasferta ai ridurranno drasticamente nelle prossime settimane, quando i rosa andranno a far visita alla Juventus e alla Fiorentina, oltre che al Frosinone. Ecco perché il match col Chievo assume un’importanza capitale.

Articoli Correlati

Si va a Verona con due settimane di riposo sulle gambe, nazionali esclusi, e con due uomini in meno perché i viaggi intercontinentali riconsegneranno a Novellino la rosa al completo solamente nel capoluogo scaligero. Nell’ultimo allenamento a Palermo, infatti, il tecnico ha dovuto rinunciare a Gonzalez e Lazaar, di rientro rispettivamente da Costa Rica e Marocco, attesi entrambi a Verona già nella serata odierna. Da domani, poi, le ultime verifiche per capire se i due sono in condizione di scendere in campo contro il Chievo: Lazaar non è mai sceso in campo con la sua nazionale e bisognerà capire se è tornato in piena forma, mentre Gonzalez (tenuto a riposo solamente nell’ultima sfida dei costaricani, ndr) rischia di restare fuori in vista del prossimo turno. Al suo posto Novellino è pronto a lanciare Cionek.

I dubbi di formazione resisteranno almeno per altre ventiquattr’ore. Dopodiché, il Palermo dovrà affrontare un Chievo virtualmente salvo e per nulla disposto a lasciare punti per strada, come dimostrato nell’ultimo incontro in casa della Sampdoria. Novellino vaglia diverse ipotesi tattiche, ma l’unica certezza ad oggi sembra l’addio al falso nove, che contro l’Empoli ha portato solamente uno scialbo 0-0. I gol devono arrivare da Gilardino, che sarà nuovamente in pole position per una maglia da titolare, resta da capire come si comporrà il resto della squadra. Il dubbio è tra la conferma del 4-1-4-1, ovvero di un 4-3-3 mascherato col bomber biellese unico riferimento offensivo, oppure il ritorno al tanto caro 4-4-2, con Vazquez alle spalle del centravanti e due esterni: Quaison a destra è praticamente sicuro del posto, l’uomo di sinistra si conoscerà solo a Verona.

Pubblicato il

01 Aprile 2016, 08:30

Condividi sui social