SIRACUSA – È un Siracusa tra sogno e realtà. Non smette di stupire la squadra di mister Sottil che, con la quinta vittoria consecutiva conquistata domenica scorsa sul campo della Fidelis Andria, inizia a fare davvero paura. E per i leoni parlano i numeri da vera big del campionato: nelle ultime quindici partite, infatti, gli aretusei sarebbero secondi solo al Foggia con 9 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte condite da 24 reti fatte e 14 subite. La formazione siracusana, inoltre, vanta una gran condizione atletica che, nonostante la grave carenza a livello numerico di centrocampisti a causa degli infortuni, permette di reggere bene il confronto contro ogni avversario, specie tra le mura amiche del “De Simone”, dove i leoni si sono dimostrati fin qui praticamente imbattibili, arrendendosi solo alle prime due della classe Foggia e Lecce a inizio stagione.
Una sorta di metamorfosi, quella degli azzurri, che li ha trasformati da squadra poco attrezzata ed impaurita dalla nuova realtà della Lega Pro ad una formazione di grande carattere. Ed i meriti non possono che essere di colui che guida i suoi uomini la domenica in panchina ed in settimana durante gli allenamenti, il tecnico Andrea Sottil: al mister piemontese deve essere riconosciuta la grande tenacia attraverso la quale ha plasmato un gruppo che appare solido, compatto e affamato nonostante molti, visti i risultati deludenti in avvio di campionato, lo volessero sulla forca. Sottil, invece, è andato avanti per la sua strada, sperimentando partita dopo partita la formazione più congeniale alle caratteristiche della sua rosa, riuscendo non solo a trovare la quadra, concretizzatasi nel “4-2-e fantasia”, ma anche riuscendo ad inculcare quella mentalità vincente che oggi sta facendo la differenza e che sta proiettando i suoi verso un finale di stagione inimmaginabile solo quattro mesi fa.
La matricola Siracusa è ambiziosa e, conquistata la salvezza con largo anticipo, non ha smesso neanche per un attimo di cullare quel sogno chiamato playoff. La squadra lavora in ambiente sano ed un clima di assoluto entusiasmo per una classifica che sorride agli aretusei: a otto giornate dal termine, infatti, i leoni si trovano a difendere il sesto posto dovendo amministrare i sette punti di vantaggio sulla Paganese, attualmente 11esima, per salvaguardare almeno un pass per la griglia playoff; eppure gli azzurri potrebbero addirittura ulteriormente migliorare la propria posizione, visto che il calendario riserva gli scontri diretti con gli azzurrostellati e la Virtus Francavilla (quinta in classifica), entrambi al “De Simone”, oltre ad alcune partite sulla carta abbordabili come la prossima sfida sempre in casa con la Reggina, il derby con l’Akragas all’Esseneto e la trasferta al “Ceravolo” di Catanzaro. Pensare ad una storica promozione in Serie B, la quale gli azzurri mancano dalla stagione 1952-’53, sarebbe quantomeno oltraggioso, ma intanto i leoni sono lì pronti a lottare. Come già detto, la matricola Siracusa è ambiziosa e chissà che a fine stagione non possa festeggiare.