PALERMO – Paga Palermo, milioni di tifosi ma anche il calcio italiano, che perde una piazza importante nella geografia del calcio professionistico come quella del capoluogo siciliano. C’è tutto questo nel day after della sentenza di condanna del Palermo calcio emessa dal tribunale federale. Un verdetto che ha condannato il club di viale del Fante alla retrocessione in serie C e ha paradossalmente lasciato immune da una pena (sportiva) Maurizio Zamparini, principale attore di quella gestione societaria finita nel mirino della magistratura ordinaria e federale.
Pagano i palermitani, che a trent’anni dalla radiazione ripiombano in uno stato d’angoscia per vicende extra campo. Un’angoscia sconosciuta ai più giovani ma che ha segnato in maniera indelebile la passione di tantissimi tifosi che hanno superato gli “anta” e a cui adesso quella ferita ha ripreso a sanguinare in attesa di un “miracolo” al secondo grado di giudizio. I prossimi saranno dieci giorni di passione per i tifosi del Palermo, ma anche dieci giorni di speranza in attesa di un giudizio d’appello equo. Un’equità di giudizio che tenga conto del paradosso giudiziario di cui Zamparini, giudicato ingiudicabile alla luce della sua uscita di scena dall’organigramma di viale del Fante, è l’emblema.
Tante volte nel mondo del calcio si è discusso sulla responsabilità oggettiva dei club. Un principio giuridico che se da un lato punta a garantire la limpidezza comportamentale dei club, spesso finisce col colpire vittime innocenti come i tifosi e la loro passione, cioè il vero motore dello sport e del business che gira attorno a questo. La sentenza choc del tribunale federale nazionale della Figc vanifica un anno in ascensore per l’umore e il destino del club di viale del Fante, martoriati da istanze di fallimento scongiurate, cambi di proprietà e scossoni tecnici che avrebbero tagliato le gambe a chiunque e che invece ha visto una squadra che sul campo, nonostante il sogno sfumato di una promozione diretta, ha conquistato il diritto di accesso ai play-off. Un’appendice di campionato che, se dovesse essere confermato il verdetto di oggi, non ci sarà consegnando alla storia l’ennesimo campionato riscritto fuori da un rettangolo di gioco.