A cercar bene, qualche relazione finale delle quasi 700 consulenze alla Regione, si trova. Basta addentrarsi nel cuore profondo del sito ufficiale. Magari nel posto più “adatto”: quello costituito dalle pagine dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica. Guidato, fino a poche settimane fa, dall’assessore Caterina Chinnici, promotrice della cosiddetta “legge sulla trasparenza”.
A dire il vero, non si trovano proprio tutte le relazioni dei consulenti chiamati in assessorato. Ma è già qualcosa. Anche perché, quelle relazioni sono davvero preziose, preziosissime. Il lavoro finale col quale due consulenti, Fulvio Sinagra e Carmine Bianchi, hanno illustrato i propri mesi di attività in assessorato, giusto per fare un esempio, è costato circa 1.500 euro per pagina. Roba da Dan Brown. È questa, infatti, la “media” tra la spesa complessiva della Regione per queste consulenze e il numero di facciate riempite dagli esperti. Mille e cinquecento euro per pagina. È ovvio, ci mancherebbe, che in quel caso si tratta di relazioni sintetiche, che il lavoro svolto è andato ben oltre la redazione di quelle relazioni, pubblicate nel rispetto di una delibera di giunta. Relazioni che potete scaricare e leggere sul nostro sito. E farvi un’idea.
Nel caso di Fulvio Sinagra, ad esempio, avvocato, il rapporto di consulenza con la Regione si è concretizzato in tre distinti contratti di consulenza, tutti riguardanti lo “studio ed approfondimento di problematiche, di natura giuridico-legale, trattate dagli Uffici di diretta collaborazione nell’esercizio della funzione di indirizzo politico-amministrativo, al fine della redazione di pareri, formulazione di valutazioni o anche per l’elaborazione di schemi di atti amministrativi o normativi”. Il primo incarico è costato alla Regione 6.201,00 euro lordi e per un impegno complessivo di tre mesi esatti (dall’11 giugno all’11 settembre del 2010). Una relazione sintetica, dicevamo. Molto. Come spiega lo stesso consulente: “Non potendo la presente relazione contemperare tutte le diverse richieste di interventi cui lo scrivente è stato chiamato a pronunciarsi nel periodo, si espongono qui di seguito talune delle vicende giuridiche da ritenersi più interessanti”. E Sinagra passa in rassegna pareri forniti all’amministrazione, tra cui un paio su casi di incompatibilità e incandidabilità. Stesso discorso per gli altri tre incarichi, identici al primo. Cambiano solo durata e compenso. Costeranno 5.930,94 dal 5 ottobre 2010 al 31 dicembre dello stesso anno; 10.880,00 euro dal primo gennaio al 30 giugno del 2011; 10.329,00 euro dal 2 agosto al 31 dicembre sempre del 2011. E le relazioni sono sempre assai sintetiche. Tre o quattro paginette. Tutte con la stessa precisazione: “Non potendo la presente relazione contemperare tutte le diverse richieste di interventi cui lo scrivente è stato chiamato…”. Ma perché non si può?
Sarà. A fianco delle consulenze di Sinagra, poi, ecco quelle di Carmine Bianchi. Anche in questo caso, il “valore” di ogni pagina di quella consulenza supera i 1.500 euro. Ventimila euro circa sono costate infatti le due consulenze a Bianchi, mentre le relazioni finali raggiungono il traguardo di dodici paginette. Aspetto paradossale, poi, è l’argomento oggetto della consulenza di Bianchi, consulente del Sepicos, uno degli uffici di staff dell’assessorato, sia nel 2010 che nel 2011. Consulente di un organismo tanto utile da spingere proprio l’assessore Chinnici, alla fine del 2011 ad annunciarne l’abolizione, arrivata qualche mese dopo con la legge Finanziaria. Eppure, all’organismo inutile serviva un consulente. E l’utilità di questo contributo è ravvisabile tra le (poche) pagine della (sintetica) relazione. Una relazione che certifica come il lavoro svolto dal consulente avesse riguardato, tra le altre cose, la “comunicazione con i Dirigenti Generali dei Dipartimenti e la redazione della direttiva generale per la attività amministrativa e per la gestione per l’anno 2010”. Ma non solo, ovviamente. La consulenza infatti, tra gli altri, ha raggiunto anche l’obiettivo di “esplicitare i processi gestionali, ovvero gli insiemi omogenei di attività elementari volte al conseguimento di un risultato intermedio”. Uno sforzo non da poco, reso possibile da uno stimolo costante a un maggior “coordinamento verticale, e orizzontale”, anche “mediante la realizzazione di opportune sinergie tra sottosistema di controllo strategico e sottosistema di controllo direzionale”. Chiaro, no?
LEGGI LE RELAZIONI