PALERMO – Una pianta posta fuori dagli esercizi commerciali. Entro lunedì mattina. Un’idea semplice per migliorare il salotto cittadino con una scadenza fissata a priori. Per passare dai proclami ai fatti concreti. Ad essere coinvolti in prima persona sono i commercianti che operano nell’asse viario che dal Politeama percorre via Ruggero Settimo e giunge fino al teatro Massimo. Dopo il “via libera” dato dall’assessore Agata Bazzi che ha annunciato di accogliere con favore “il gesto di chiunque ponesse verde e decori fuori dal proprio esercizio”, Livesicilia ha fatto un giro tra i negozi del centro chiedendo ai titolari se fossero disposti ad abbellire i marciapiedi e l’ingresso delle proprie attività.
Un’azione simbolica per dimostrare che partendo da piccoli gesti si può fare un grande passo per il decoro del salotto cittadino. “Non è un problema, prendo atto delle dichiarazioni dell’assessore Bazzi ed entro lunedì provvederò ad abbellire con delle piante il marciapiede davanti la mia attività – esordisce Salvatore Zambito, titolare del negozio Sailor e presidente del consorzio dei commercianti del centro -. Manderò, inoltre, una lettera ai commercianti della zona per incentivare quest’iniziativa”. Poi prosegue: “Certo, non sono due piantine a risolvere il problema ma da qualcosa bisogna pur iniziare”.
Il pensiero dei commercianti è comune: la maggior parte degli esercenti, infatti, è disposto ad incentivare il decoro urbano con iniziative personali ma, con rammarico, in molti dichiarano che “l’iniziativa, pur ottima nelle intenzioni, non andrà a buon fine”. La spiegazione è semplice e riguarda l’estremo degrado in cui versa la zona, sempre più preda di clochard ed extracomunitari: “Sposo pienamente quest’iniziativa. Lunedì le piante ci saranno” interviene Agata Sortino, titolare del negozio Soldano. “Ma sono sicura che spariranno nel giro di poche ore. Abbiamo già adottato un’iniziativa del genere nell’altro nostro punto vendita collocando delle piante, ma è bastata una notte a far sparire tutto”.
A fargli eco anche Gianfranco Alongi, titolare dell’omonimo negozio: “Siamo d’accordo in tutto e per tutto con tutto ciò che incentivi il bene della collettività – spiega -, ma le cose vanno fatte in modo serio, con un programma puntuale e uguale per tutti: gli addobbi dovrebbero essere fissi, stabili e pesanti. Altrimenti, come spesso accade, dopo la spesa e la fatica il sacrificio risulta vano. Basta un teppista che passa da qui e si ferma a strappare le foglie o gli ambulanti che collocano i propri banchi a ridosso delle vetrine e tutto va in fumo. Il problema va risolto a monte”. Alongi dichiara inoltre di essere stato l’unico commerciante a interessarsi in questi anni del decoro della via. Diversi i vasi posti agli angoli del marciapiede circostante per “ornare” l’area commerciale. Vasi che in realtà vengono utilizzati dai passanti come cestini per la spazzatura. “E’ la mentalità del palermitano che deve cambiare – conclude -. Se i cittadini stessi non rispettano queste regole fondamentali come si può pensare di elaborare piani sul decoro urbano? La vigilanza serve anche a questo, a pulire e sanzionare chi sporca il bene comune”.
Tra gli esercenti c’è anche, però, chi assume una posizione di chiusura dettata dalla scarsa fiducia nel senso civico dei palermitani: “Le piante non le metto – esordisce Vincenza Puccio, titolare di Elena Mirò -. Sono favorevole al decoro, non fraintendete, ma a Palermo non è possibile fare niente di bello. Sono anni che poniamo gli adesivi sulle vetrine. Adesivi che puntualmente vengono staccati e danneggiati. Se vigesse un effettivo e funzionante servizio di controllo o videosorveglianza esteso alle ore notturne invece la situazione cambierebbe – puntualizza la Puccio -, andrei io stessa a comprare piante e decori ma nessuna foglia dovrebbe essere toccata”. E sulla piena disponibilità dimostrata dal comandante dei vigili, Vincenzo Messina, che nei giorni scorsi aveva garantito un provvedimento di vigilanza con due pattuglie fisse al mattino e due al pomeriggio in vigore da giovedì mattina i commercianti ribattono in coro: “Aspettiamo con ansia di vedere i controlli dei vigili senza soluzione di continuità ”.