MANCHESTER- Ci sono terrore e preoccupazione nelle parole di Adalgisa Serio, insegnante originaria di Gela, che da anni lavora a Manchester, proprio in una scuola a due passi dai luoghi dell’attacco terroristico della scorsa notte.
Grazie ai social ha rassicurato parenti e amici di stare bene. Ma nelle sue parole si legge lo sconforto per l’ultimo attacco terroristico che colpisce l’Europa. “Frequento i luoghi dell’attentato tutti i giorni perché la scuola dove presto servizio è nelle immediate vicinanze del Manchester Arena. Oggi – racconta – si fa fatica ad andare a lavoro. Per ovvie ragioni di sicurezza una delle stazioni centrali è chiusa. Ed anche molte linee metro. Fortunatamente non ero al concerto e nessuno, tra le persone che conosco si trovava lì. Oggi però piangiamo vittime innocenti di una barbarie umana assurda. Un orrore senza fine. La conferma che si sia trattato di un atto terroristico getta nello sconforto la città, così colpita al cuore”.
“Gli alberghi vicini ai luoghi della tragedia – continua – hanno prestato asilo ai genitori delle vittime e a chi ne avesse avuto bisogno. Il Manchester Evening News ha pubblicato le foto dei ragazzi ancora dispersi e ci chiede di condividerle e diffonderle”