Un'altra freccia per Iachini|Quaison nuova scommessa - Live Sicilia

Un’altra freccia per Iachini|Quaison nuova scommessa

Arrivato a Palermo come un oggetto sconosciuto, il talento svedese di origini ghanesi ha faticato a ritagliarsi spazio in squadra. Il tecnico ha atteso e ha trovato la soluzione giusta per integrarlo, venendo ripagato con una doppietta. Il giovane nativo di Akalla si candida come sorpresa per il nuovo anno.

PALERMO – Forse non se l’aspettava nemmeno lui, che a stupire c’è abituato. Robin Quaison è l’unica nota positiva di una trasferta da dimenticare per il Palermo, che ha perso Dybala e record d’imbattibilità in un colpo solo, ma che ha trovato l’ennesimo jolly dalla panchina. Una carta che ha dovuto attendere un bel po’ di tempo prima di diventare giocabile per Iachini, ma che quando è stata messa sul tavolo ha rischiato di far saltare il banco. In due minuti sono arrivati il primo gol e la prima doppietta in serie A, illudendo di fatto tutti i palermitani ormai rassegnati alla sconfitta. Un’illusione durata poco, ma che almeno è valsa per capire l’importanza di un elemento come lo svedese nella panchina rosanero. Lui, che in Svezia già da giovanissimo si è ritrovato titolare in una delle squadre più gloriose dell’intera Scandinavia, ha sempre rifiutato l’etichetta del predestinato. Trovarsi catapultato in una realtà come quella palermitana, però, non è stato facile: esordio da titolare in Coppa Italia e poi tanta panchina. Qualche spezzone ma sempre con troppi dubbi attorno al suo nome.

Già, perché Iachini ha voluto aspettare prima di lanciarlo nella mischia. Perché dei due giovani arrivati in estate ha visto Čočev più pronto e tatticamente disciplinato per giocare da mezzala, mentre con Quaison ha dovuto fare più fatica per sgrezzarlo. Accantonata l’ipotesi mezzala, lo svedese è stato provato anche da esterno nel 3-5-2 prima di essere eletto a trequartista. Non un vice-Vazquez, ma un elemento complementare all’argentino, tant’è che insieme hanno formato nella ripresa la cerniera tra attacco e centrocampo. Le sue doti atletiche sommate alla classe del numero venti si sono sposate bene con la necessità di attaccare in contropiede e alle prime due occasioni il giovane di origini ghanesi non si è fatto pregare. Trovato il ruolo, adesso manca solo un po’ più di continuità.

Difficile trovare spazio in un ruolo che nel Palermo di oggi non è contemplato. Il trequartista di supporto sbilancerebbe troppo una squadra che ha fatto fatica a metabolizzare le tre punte, ma come arma tattica dalla panchina può diventare utile alla pari di Belotti. L’etichetta di spacca-partite affibbiata al centravanti bergamasco può andar bene anche all’ex AIK Solna, che in Svezia si è fatto notare per la capacità di ricoprire più ruoli nel fronte tra centrocampo e attacco. Mezzala nella linea a tre, trequartista centrale o addirittura esterno nel centrocampo a quattro, queste le posizioni ricoperte nei suoi tre anni a Solna. Una duttilità che Iachini sa bene come sfruttare, e a Firenze si è visto.

Contro i viola per Quaison è arrivata inoltre una curiosa conferma. Il mese di gennaio continua ad essere pieno di soddisfazioni calcistiche: nel 2013 ha esordito in nazionale trovando anche un gol alla sua seconda presenza contro la Finlandia, nel 2014 ha ritrovato la maglia della Svezia e anche la rete in un altro derby nordico, stavolta con l’Islanda. Nel 2015 non sono (ancora) arrivate chiamate dal c.t. Hamren, ma gennaio ha riservato una splendida sorpresa al ragazzo proveniente da Akalla, uno dei quartieri col maggior tasso di immigrazione di Stoccolma. Una sorpresa che può rappresentare la svolta della sua carriera, non solo della sua stagione.


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