PALERMO – Più studenti, più docenti e più servizi: l’Università di Palermo passa a pieni voti l’esame del ministero che la premia con quasi sette milioni di euro in più. Il Fondo di finanziamento ordinario, che ogni anno il dicastero suddivide ai vari atenei in base ai risultati ottenuti, passa infatti per il capoluogo siciliano da 196 a 203 milioni, a cui aggiungerne altri tre per dottorati e percorsi post laurea. Un risultato “celebrato” su Facebook dal ministro Gaetano Manfredi in persona, che in un post loda “la qualità del lavoro svolto dall’Ateneo di Palermo”. “La crescita della quota di finanziamento – scrive il ministro – è frutto dell’aumento degli iscritti, della qualità dell’offerta formativa e del reclutamento di nuovo personale docente”.
“Una grande soddisfazione – commenta il rettore Fabrizio Micari – Che il nostro ministro scriva questo post è un motivo di orgoglio e gioia, il riconoscimento del buon lavoro svolto in questi anni”. Gli studenti regolari sono infatti passati da 30.409 a 31.461, riportando in positivo il trend di crescita, così come è aumentato il numero di docenti di 462 unità nel triennio 2017-2019. “Abbiamo arrestato l’emorragia di studenti dal 2015 – spiega Micari – e questa indica il buono stato di salute del nostro Ateneo che venta un’offerta formativa rivisitata e resa più moderna e aderente all’attualità. In generale è il brand nel suo complesso a migliorare, il che si traduce in aumento delle risorse a disposizione”.
Il Fondo tiene conto di tutta una serie di parametri: più studenti significano una maggiore quota costo standard, il che aumenta il peso dell’Università di Palermo nel panorama nazionale; più docenti comportano l’incremento della quota premiale del Fondo per sei milioni; fra quota base e premiale, la cifra è di quattro milioni in più a cui aggiungere i piani straordinari docenti, la programmazione triennale, gli scatti biennali e no tax area. In totale nel 2020 il Fondo passa da 196,2 milioni a 203 superando la “soglia psicologica” dei 200.
