PALERMO “I deputati e i senatori siciliani si oppongano al maxi-scivolo per il personale militare”. La Cisl Funzione pubblica lancia un appello ai parlamentari dell’Isola per fermare quello che appare come un incredibile privilegio.
“Il Ministero della Difesa, nel periodo 2014-2024, – si legge infatti in una nota del sindacato – sarà oggetto di una profonda riorganizzazione, come previsto dalla legge delega voluta dall’ex Ammiraglio Gianpaolo Di Paola, allora Ministro del Governo Monti, che ha come obiettivi la razionalizzazione delle strutture e la riduzione del personale militare e civile, attraverso gli schemi di due decreti delegati. Ma dietro a questo slogan di facile presa per l’opinione pubblica, è stato celato che il personale militare, superati i 50 anni, potrà usufruire di uno straordinario scivolo ed accedere alla pensione 10 anni prima della scadenza, con un importo pari all’85% dell’ultima retribuzione e la possibilità di fare altri lavori il cui reddito non verrà cumulato”.
Un privilegio, come dicevamo, incomprensibile, che crea una evidente disparità di trattamento: “La Cisl-Fp Sicilia, contraria ad una riforma appannaggio della sola compagine militare, – si legge sempre nella nota – ha già dato il suo contributo per far apportare le sostanziali modifiche al fine di non creare enormi disparità con il personale civile che, pur essendo lavoratori dello stesso Ministero, sono sempre stati considerati figli di un Dio minore rispetto ai militari. La Cisl-Fp Sicilia, inoltre, contesta fortemente le regole relative allo “scivolo d’oro” per i militari che fanno gridare allo scandalo, e si appella al buon senso dei Parlamentari siciliani di Camera e Senato, che vivono la drammatica realtà dei precari ed esodati dell’isola, – conclude la nota – per spingere il Governo Letta a cambiare il tiro all’insegna dell’equità e del pudore”.