PALERMO – Almeno cinquanta le “vampe” di San Giuseppe in programma per stasera da un capo all’altro della città, ma quest’anno è pugno duro da parte delle forze dell’ordine, tutte in campo sin dal pomeriggio per evitare che nei diversi quartieri popolari del capoluogo la situazione degeneri. Il rischio è che cumuli di immondizia e rifiuti provochino vasti e pericolosi incendi, che le fiamme raggiungano le abitazioni o che i bambini possano ustionarsi, come è successo lo scorso anno alla Guadagna.
Una “tradizione”, quella delle vampe, che ogni notte del 19 marzo getta intere zone nel caos e rende complicato il lavoro dei vigli del fuoco. Al punto che stavolta, saranno interventi interforze quelli nei confronti di chi metterà in piedi montagne di legna e rifiuti per darle alle fiamme. Già nel pomeriggio di oggi i pompieri si sono trovati di fronte a cumuli enormi: allo Zen, e in particolare in via Fausto Coppi, i vigili del fuoco sono stati minacciati e contro i loro mezzi sono state lanciate delle pietre da una decina di bambini e ragazzi. Nelle prossime ore, durante ogni intervento, saranno scortati da polizia o carabinieri.
“Inoltre – precisano dal comando provinciale – stiamo cercando di puntare alla prevenzione, rimuovendo ancor prima che vengano dati alle fiamme, i cumuli più vasti. La polizia municipale avvisa la Rap, che interviene per evitare che se ne realizzino altri. Noi arriviamo nel momento in cui il pericolo per l’incolumità pubblica diventa reale, come oggi pomeriggio allo Zen, dove la rivolta dei residenti ha bloccato il lavoro della Rap sul nascere e si è verificato un principio d’incendio. Stiamo monitorando le zone del Cep – precisano – di Borgo Nuovo, quella vicino al Civico. Tutte aree dove ogni anno si sfiorano incidenti gravi”.
Basti pensare che nel 2013 le fiamme di una vampa realizzata in piazza Guadagna superarono l’altezza delle palazzine o che a Brancaccio il fuoco fu appiccato su una vecchia auto, probabilmente rubata: la polizia non riuscì a risalire al proprietario perché fu ridotta in cenere. Sempre lo scorso anno, una ventina di giovani risposero con una massiccia sassaiola all’intervento dei pompieri e dei vigili urbani che volevano sgomberare l’area di piazza del Carmine, nel cuore di Ballarò. Le foto delle vampe “più alte” rimbalzarono nei social network con tanto di proteste dei cittadini, impauriti da quello che avrebbero potuto provocare. E quest’anno, si punta proprio ad evitare il peggio.
Il rischio, infatti, è anche quello dell’inalazione di fumi tossici prodotti dai materiali inquinanti, dagli infissi verniciati alle carcasse di elettrodomestici: “Questo tipo di combustione è pericolosissima, dannosa per la salute. Ma molta gente sottovaluta questo aspetto. Anzi, – proseguono i vigili del fuoco – in alcuni quartieri si attende il 19 marzo per dare fuoco a quello che non serve più ed evitare gli iter per lo smaltimento”. Gli interventi nelle ultime ore hanno riguardato anche la zona nei pressi di via Antonio di Rudinì, lo Sperone e via Alia. Anche in questo caso, gli operai della Rap, polizia e pompieri, sono riusciti ad entrare in azione soltanto dopo lunghi momenti di tensione.
Situazione critica, in prima serata, in via Filippo Corazza, dove carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa si sono trovati di fronte a fiamme altissime che stavano per lambire una palazzina abitata da studenti pendolari. I ragazzi sono stati allontanati dall’edificio mentre i vigili del fuoco stanno ancora cercando di spegnere il fuoco.
AGGIORNAMENTO. La nota della Rap. In riferimento all’articolo pubblicato sulle Vampe vi informo che Rap ha provveduto a ripulire diversi siti dove insistevano le vampe, in primis togliendo gli ingombranti e successivamente ripulendo con lo spazzamento meccanizzato i resti. Le vie coinvolte dagli interventi: Piazza Santissima 40 martiri, Piazza Guadagna, via D’ossuna/ Colonna Rotta. E ancora interventi su: via Girardengo, via Fausto Coppi, Piazza Carmine, Tonnara Vergine Maria, via Barone della Scala, via Nicolò Alongi, Piazza Guadagna, piazza Sant’Anna al Capo, via Nervesa, via Airone, via Mosca, piazza Sant’andrea, via Bartolomeo Sirillo, via Corazza, via Mortillaro Perez, Piazza Achille Grande.