“Lombardo come presidente di una grande regione del Sud è un interlocutore prezioso, ma Lombardo, come capo partito ha fatto un errore importante. Allearsi con la destra fascista di Storace rende molto poco appetibile l’interlocuzione con il suo movimento”. Nichi Vendola, governatore della Puglia e leader del nuovo rassemblement che mette insieme socialisti, verdi, Sinistra democratica e fuoriusciti da Rifondazione (come lui, che peraltro parlando coi giornalisti ha un lapsus e dimentica la sigla del neonato “Movimento per la sinistra”), boccia senza mezzi termini la scelta dell’Mpa di correre alle Europee insieme alla Destra. Ma preme a sottolineare che questo non incrina l’asse tra le Regioni del Sud, chiamate a rilanciare la questione meridionale, “scomparsa dal dibattito politico nazionale”.
Vendola è arrivato a Palermo per presentare la lista “Sinistra e libertà” che si candida alle Europee con il non semplice compito di superare lo sbarramento del 4 per cento. Obiettivo non impossibile secondo il governatore pugliese che parla di sondaggi che danno la lista al 3,9 “con un trend in costante crescita”. Prima dell’incontro col popolo della sinistra in un hotel cittadino, Vendola parla ai giornalisti ma non rivela i nomi che il movimento schiererà in Sicilia. Lui sarà capolista e probabilmente, anche se la conferma ufficiale non c’è, in corsa ci sarà anche l’uscente Claudio Fava.
Rimettere il Sud e il lavoro al centro del dibattito politico, questa la mission del movimento Sinistra e libertà secondo Vendola, “in un Paese che soffre drammaticamente dell’assenza della sinistra”. E in Sicilia non poteva mancare la stoccata contro il Ponte sullo Stretto: “E’ una beffa paradossale parlare di Ponte sullo Stretto nell’Italia che sta contando i morti dell’Abruzzo, in un’Italia che ha bisogno di un gigantesco ponte, mille volte più grande di quello sullo stretto, quello che ricostruisce il rapporto tra la vita e l’abitare, di riassetto idrogeologico, di cura delle coste e dei corsi d’acqua”. Insomma, sintetizza il governatore pugliese, “il Ponte non serve a unire due coste ma due cosche“. Occorre piuttosto, insiste il segretario, parlare di Sud, ma non difendendo “il Mezzogiorno delle cosche e delle lobby: voglio sapere – dice Vendola – quali sono le risorse stanziate dal governo per la strage occupazionale che subirà con la crisi l’economia meridionale, fatta di aziende lillipuziane e quindi prive di ammortizzatori sociali”.