Venturino chiama i ribelli | “Venite nel mio movimento” - Live Sicilia

Venturino chiama i ribelli | “Venite nel mio movimento”

Il vicepresidente dell'Ars al contrattacco. Intanto Giarrusso smentisce: "Non me ne vado".

PALERMO – Mentre non accenna a sgonfiarsi la polemica romana del Movimento cinque stelle, con l’espulsione della senatrice Adele Gambaro che potrebbe portare alla scissione, a lanciare un’esca ai propri ex colleghi è Antonio Venturino. Il vicepresidente vicario dell’Ars, espulso dai Cinque stelle per non aver restituito la diaria, propone ai colleghi di Camera e Senato vicini alla scissione di aderire al suo movimento “Italia migliore”

Il deputato regionale, eletto nel Movimento cinque stelle lo scorso ottobre, invita i colleghi che domani potrebbero dire addio alla pattuglia pentastellata a “non cedere alle lusinghe di un centrodestra o un centrosinistra che abbiamo tutti avversato perché responsabili dello sfacelo del Paese, ma di voler portare avanti il programma per il quale gli italiani ci hanno dato fiducia”. La proposta è dunque quella di entrare nel nuovo soggetto politico lanciato da Venturino un paio di settimane fa “che comprenda i punti programmatici del Movimento ma capace di darsi una strategia politica e sopratutto un indispensabile confronto e democrazia”. In realtà esiste anche un altro movimento di ribelli che si è costituito, guidato dall’ex grillino emiliano Valentino Tavolazzi. Proprio Democrazia in movimento potrebbe essere un’ulteriore esca per i dissidenti stanchi dei metodi autoritari di Beppe Grillo.

Antonio Venturino intanto attacca: “Quasi un mese fa manifestai la necessità di un confronto all’interno di un Movimento nato per dar risposte di cambiamento agli italiani e che oggi si trova invece arenato per gli eccessivi personalismi di un leader che oltre a non essere stato capace di indicare una guida politica per i neo eletti, ha azzerato ogni forma di dialettica e confronto. Una cosa è stare dietro ad un pc e lanciare anatemi, un’altra è cercare di cambiare il paese, così come promesso, calandosi nella realtà amministrativa che è fatta di confronto e strategia, oltre che di responsabilità”.

Intanto però arrivano i primi distinguo da cosiddetti ribelli. Tocca in particolare a Mario Giarrusso, che scrive: “Intendo smentire in maniera ferma e senza ombra di dubbio alcuno, quanto affermato oggi da alcuni quotidiani nazionali, secondo cui il sottoscritto starebbe per uscire dal gruppo del Senato del MoVimento 5 Stelle. Faccio parte del MoVimento dal 2006 e non intende in alcun modo lasciarlo”. Il senatore catanese sarebbe comunque fra i mediatori che stanno cercando di comporre i fili del dialogo fra la frangia più ortodossa, capeggiata da Riccardo Nuti e Vito Crimi, e quella più indipendente, in cui convivono comunque anime diverse, come il messinese Tommaso Currò ed il palermitano Francesco Campanella.

 

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