Viabilità, l'affondo di Sorbello |"L'amministrazione è scorretta" - Live Sicilia

Viabilità, l’affondo di Sorbello |”L’amministrazione è scorretta”

Sarebbero "una somma di fallimenti" le iniziative protate avanti dalla Giunta Bianco in questo anno e poco più. Il funzionario di Confcommercio dimentica per uin attimo la diplomazia e, sulla nuova viabilità, afferma: "Sono incompetenti".

corso delle province
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CATANIA – Furiosi. E delusi. Questi due aggettivi descrivono pienamente i sentimenti dei commercianti di corso delle Province, angolo via Gabriele D’annunzio per quella che definiscono ironicamente una “bella trovata”: il cambio di circolazione nella zona stabilita da un giorno all’altro dall’amministrazione comunale lo scorso mese di agosto. Dopo richieste di modifica del piano di circolazione attivato in via sperimentale, rimaste però senza risposta, sono scesi in piazza stamattina, guiidati dai rappresentanti di Confcommercio, per lamentare un calo degli affari che, in alcuni casi sfiora il 50 per cento, e chiedere al sindaco Bianco di riportare le cose a prima della modifica della viabilità.

Una richiesta che sembra più un grido arrabbiato e disperato, come rappresenta il vice direttore dell’associazione dei commercianti etna Francesco Sorbello che, dimenticando per qualche attimo la diplomazia, definisce l’amministrazione “incompetente”. “Chiediamo il ritorno alla situazione originaria – afferma – magari con il posizionamento di un semaforo all’incrocio D’annunzio corso delle Province, che annullerebbe le problematiche connesse alla sicurezza”. Ma è in relazione al metodo utilizzato dalla squadra di Enzo Bianco che Sorbello affonda il colpo. “Sotto il profilo del metodo l’amministrazione è stata scorrettissima – dice. Avevano detto che ci saremmo confrontati sempre preventivamente, e invece non è successo. C’è un atto dirigenziale, su questa viabilità, che risale a metà luglio, mentre noi siamo stati convocati il 5 agosto, con la segnaletica già inserita. Evidentemente – incalza – avevano già stabilito come procedere”.

Sorbello parla di un più ampio progetto di modifica della viabilità della zona, con interventi più radicali e più a monte, a partire da piazza Lincoln e via Vincenzo Giuffrida, che però non sarebbe stato preso in considerazione dai governanti cittadini, che avrebbero preferito intervenire sono in una porzione, “peggiorando la situazione”, evidenzia ancora.

Si sente preso in giro, il vice direttore Confcommercio, dalle parole dell’amministrazione non seguite a fatti. “Non mantengono le promesse – prosegue: il 5 agosto l’assessore D’Agata si era impegnato a tornare indietro rispetto a questo provvedimento, nel caso in cui le ripercussioni fossero state negative. La promessa non è stata mantenuta. Neanche di fronte ai nostri allarmi sul calo di fatturato medio del 35 per cento per le attività commerciali”.

Ma non si tratterebbe solo di malafede, per Sorbello, ma anche di incapacità da parte dell’amministrazione “primaverile”. “Dimostrano di essere anche incompetenti – continua –  perché non hanno capito che, se muore il commercio muore la città. Questa non è una circovallazione, ma una zona a vocazione commerciale, per cui i provvedimenti avvrebbero dovuto andare nella direzione opposta, ovvero favorire i commercianti anziché metterli in ginocchio.Salvaguardare il commercio significa salvaguardare la città – continua – ma la giunta Bianco questo sembra proprio non averlo capito. A giudicare dall’esperimento del Lungomare, dalla situazione del Tondo Gioeni che tutti conosciamo e che è stata clamorosamente un fallimento. Tutto quello che è stato fatto fino a ora è una sommatoria di fallimenti, e non solo per commercio e viabilità. C’è da aspettarsi di tutto con amministratori che sono così distanti dalla conoscenza della strada, della città, delle dinamiche delicate di Catania – conclude. Il commercio è uno strumento per tenere in vita la città. Non capisco perché si continua a mortificarlo, come con il Lungomare”.

Da qui la protesta – che i commercianti chiamano l’inizio di una battaglia – di stamani alla quale hanno preso parte numerosi commercianti della zona.  “Grazie a questa amministrazione bugiarda siamo in questa situazione – incalza Giancarlo Tropea, titolare di un negozio di abbigliamento in via Gabriele D’Annunzio. Il 10 agosto ci avevano parlato di una prova di sessanta giorni – afferma – ma, a distanza di due mesi e di fronte al fallimento evidente della scelta effettuata, non vogliono tornare indietro e rimangono sordi di fronte alle nostre proteste. Al sindaco Bianco allora diciamo che la protesta è appena iniziata. Questo è l’inizio di una battaglia”.

 

 

 


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