PALERMO – Il nuovo caso che si è verificato in via Chiavettieri, nel centro storico, dove un uomo è stato accoltellato, alimenta la paura tra le vie della movida palermitana. In vigore ci sono le tre zone rosse istituite dal sindaco Roberto Lagalla e dal prefetto Massimo Mariani dopo l’omicidio di Paolo Taormina, ma ancora una volta, è esplosa la violenza. Nel frattempo la questura fa un bilancio degli ultimi giorni di controlli.
Alto impatto e controllo integrato del territorio
“Sono stati intensificati i servizi straordinari di controllo del territorio, collegati al protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto” e alle linee guida del piano di “Controllo integrato del territorio” – spiegano dalla questura -. Nel primo caso, grazie a una sinergica partecipazione delle forze dell’ordine, si interviene su specifiche complessità ed urgenze legate all’ordine ed alla sicurezza pubblica, allo scopo di accrescere la percezione di sicurezza tra i cittadini e garantire una presenza visibile e concreta sul territorio”.
Il secondo modello operativo
“Con il secondo modello operativo, invece, si indirizzano i controlli su aree territoriali particolarmente sensibili individuate sulla base dell’andamento della delittuosità e dell’illegalità diffusa in genere per prevenire le fenomenologie di maggiore allarme sociale”.
I servizi hanno visto collaborare la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale. Tutte le componenti coinvolte – dice la questura – ognuno per i settori di competenza, hanno garantito una significativa presenza su un ampio tratto del percorso della movida cittadina e del centro storico, con particolare riferimento alle zone di Piazza Olivella e di via Spinuzza, della Vucciria, di piazza S.Anna fino all’ampia porzione di territorio adiacente alla stazione ferroviaria centrale, compresa piazza S.Antonino e la via Maqueda”.
Identificate 660 persone
Nell’ambito dei servizi, negli ultimi 3 giorni, sono state identificate 660 persone di cui 85 con precedenti di polizia.

