Vitiello: “Lottato sino all’ultimo | Quaison sarà utile in futuro”

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10 Maggio 2015, 17:59

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PALERMO – Qualche fischio, tanti rimpianti, ma soprattutto tanta amarezza per una sconfitta che poteva essere evitata. Il volto di Roberto Vitiello non è certo dei più sorridenti dopo il rocambolesco 2-3 rimediato contro l’Atalanta, ma almeno qualche nota positiva è arrivata dalla reazione del Palermo, abile a rimettersi in carreggiata dopo il terzo gol orobico: “Non so se abbiamo meritato di perdere. Abbiamo lottato fino alla fine, andando sotto di due reti in modo sfortunato, poi abbiamo ripreso a macinare gioco e a creare, accorciando le distanze. C’è stato il rigore, ma siamo stati sfortunati. Due volte ci sono stati salvataggi sulla linea, una partita pazza. Abbiamo sprecato tantissimo”.

Tra le poche note positive, per Vitiello, c’è la prestazione di Quaison: “Il mister sta provando tanti ragazzi, Quaison è entrato benissimo e gli vanno fatti i complimenti perché ha cambiato la partita, dando nuova linfa in attacco. Speriamo l’anno prossimo possa darci una grossa mano. Noi lavoriamo al massimo in settimana, le motivazioni fanno la differenza. Cerchiamo di finire nel migliore dei modi, facendo quel che chiede l’allenatore. Speriamo di fare meglio da qui alla fine, oggi magari siamo partiti piano, però la prestazione c’è stata”. Il tutto, ovviamente, senza un Dybala tenuto fuori come anticipato già in settimana: “Sappiamo tutti che Dybala è un giocatore straordinario e credo abbia fatto un’annata eccezionale. Anche gli altri nostri attaccanti però sono importanti, anche Belotti ha avuto delle chance ed è stato sfortunato. Il calcio è fatto di episodi, nel nostro caso anche di centimetri. L’importante è farsi trovare pronti”.

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Grande rammarico per il Palermo, ma anche applausi all’Atalanta. I nerazzurri sono riusciti prima ad imporre il loro gioco, dopodiché hanno saputo resistere nonostante l’inferiorità numerica, proponendo una difesa impenetrabile nel finale: “Loro si sono messi col 4-4-1 dopo l’espulsione e difendevano tutti in area, arrivavamo nei venti metri e trovavamo dieci uomini sulla linea della palla. Abbiamo provato ad allargare il gioco, ma anche i loro esterni rientravano spesso. Comunque abbiamo messo tanti palloni in mezzo, alcune volte siamo riusciti ad essere pericolosi ma il gioco è stato spezzettato. Non era facile, abbiamo speso tante energie. Se arriveranno giocatori a darci una mano, ben venga”.

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10 Maggio 2015, 17:59

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