Da oggi sul grande schermo, nelle sale palermitane, torna l’horror d’autore rigorosamente vietato ai minori. Soltanto gli over 14 potranno gustare “Lo sguardo di Satana – Carrie”, attesissimo remake di “Carrie, lo sguardo di Satana” diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek. La nuova versione cinematografica, tratta dal romanzo di Stephen King e firmata da Kimberly Peirce, annovera nel cast Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Alex Russell, Gabriella Wilde, Ansel Elgort, Judy Greer, Portia Doubleday e Michelle Nolden. Al centro della storia c’è Carrie, una studentessa delle superiori tormentata ed emarginata, senza fiducia in se stessa e senza la consapevolezza della potenza delle sue facoltà telecinetiche che la rendono unica. La timida ragazza molto presto rivelerà la sua vera indole facendo sprofondare i perversi compagni e la madre psicopatica in un vortice di terrore e distruzione.
Marion Cotillard e Joaquin Phoenix sono protagonisti di “C’era una volta a New York”, un melodramma d’epoca ambientato negli anni ’20, presentato all’ultimo Festival di Cannes. La storia muove dal sogno americano di Ewa, un’immigrata polacca che durante la traversata atlantica che la porterà negli Usa sarà costretta ad elargire favori sessuali in cambio di medicine e cibo per la sorella malata di tubercolosi. Una volta in America la ragazza è costretta a fare i conti con una vita diversa da quella anelata: viene bollata come una donna di facili costumi e separata dalla sorella messa in quarantena. Sola e senza una dimora, l’immigrata finisce con l’accompagnarsi ad un illusionista che la convince ad esibirsi con lui a New York. Nel cast anche Jeremy Renner, Angela Sarafyan, Antoni Corone, Dylan Hartigan, Dagmara Dominczyk, Ilia Volokh, Glenn Fleshler e Susan Gardner.
Interpreti hollywoodiani, quali Michael Fassbender, Brad Pitt, Cameron Diaz, Penélope Cruz e Javier Bardem, per “The Counselor – Il Procuratore”, ultima pellicola di Ridley Scott. A Juarez tre affaristi della malavita e un avvocato implicato nei traffici del cartello della droga locale subiscono gli effetti del furto di una partita di droga. Mentre i signori della malavita locale sono a loro agio con i meccanismi di una vita in cui la morte è un’opzione che si può realizzare da un momento all’altro, l’avvocato vive e ama come una persona normale, senza curarsi dei rischi della sua professione. Per sua sfortuna coincidenza vuole che in passato abbia avuto tra i suoi clienti proprio il responsabile del furto, di conseguenza lui e tutti quelli a lui vicini sono diventati il prossimo obiettivo della repressione operata dal cartello.
Drammatica la storia di “Nebraska”, pellicola diretta da Alexander Payne. Woody Grant si avvia a piedi dal Montana al Nebraska per ritirare un milione di dollari vinto alla lotteria. Fermato dalla polizia, l’uomo – che ha qualche problema con l’alcool – viene “raccattato” dal figlio David che decide di accompagnarlo nel suo viaggio. Tra una birra e l’altra, i due recupereranno il rapporto padre-figlio dopo anni di allontanamento e arriveranno a destinazione più “ricchi” di prima.
Una commedia tutta da ridere è invece “Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco”, parodia di “Hunger Games” firmata da Jason Friedberg e Aaron Seltzer. L’eroina del film Kantmiss Evershot, interpretata da Maiara Walsh, scende in campo per la propria sopravvivenza ai 75° “Starving Games”. Dopo il digiuno, in palio ci sono un vecchio prosciutto, un coupon per un panino e un cetriolino mangiato a metà.
Due i titoli italiani in uscita questo fine settimana: “Anita B.” e “La mia classe”. La prima pellicola, per la regia di Roberto Faenza, è tratta dal romanzo “Quanta stella c’è nel cielo” di Edith Bruck. Il regista sviluppa il tema della negazione della memoria incarnato da Anita, una ragazza ungherese scampata ad Auschwitz, accolta a Praga dalla zia Monika con un misto di affetto e preoccupazione a causa della volontà della ragazza di ricordare la terribile esperienza vissuta nei campi di concentramento anziché dimenticarla per sempre. Presentato alle “Giornate degli Autori” del Festival di Venezia 2013, “La mia classe” ha per protagonista Valerio Mastandrea. Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di extracomunitari che mettono in scena se stessi: arrivano da diversi paesi e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Quando il regista dà lo stop, l´intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un´unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”: la mia classe.