“Spero sia una partita di calcio, un evento sportivo con la giusta rivalità ma all’insegna della correttezza”. E’ questo l’augurio del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, per il prossimo derby siciliano che si giocherà a Catania e che vedrà sugli spalti, dopo quattro anni (dal febbraio 2007, quando morì l’ispettore capo della polizia, Filippo Raciti), anche i tifosi rosanero. “L’auspicio – aggiunge Zamparini intervenuto in diretta telefonica alla trasmissione ‘Tgs Studio Sport’ – è che sia tenuto lontanissimo il valore negativo rappresentato dalla violenza”. Il patron, scaramanticamente, dice di “vedere favorito il Catania”. “Il fattore casalingo conta moltissimo – afferma -. Diciamo 60 per cento Catania e 40 per cento Palermo. Tra i rossoazzurri non temo nessuno in particolare, quello che mi inquieta è la loro voglia di combattere. Noi tecnicamente siamo una buona squadra. Se scenderemo in campo con la loro stessa determinazione avremo grandi possibilità di ottenere un risultato positivo”.
Zamparini ha declinato l’invito del presidente catanese Antonino Pulvirenti e non sarà in tribuna al Massimino. “Non vado mai in trasferta – puntualizza -. Non vedo neanche le partite casalinghe. Comunque ringrazio Pulvirenti per la telefonata che mi ha fatto grande piacere. La scena dell’andata (i due presidenti andarono a braccetto in campo a salutare sia i tifosi rosanero che quelli etnei, ndr) verrà ripetuta idealmente perché da un punto di vista emotivo sarò lì”.